Il National Catholic Reporter scrive che presto il Vaticano annuncerà le dimissioni dell’arcivescovo di Philadelphia, il cardinale Justin Rigali e il nome del suo successore. Il cardinale Rigali ha dovuto affrontare pesanti critiche da febbraio, quando un report del Grand Jury aveva lanciato l’accusa secondo cui l'arcidiocesi di Philadelphia non era riuscita a fare chiarezza su accuse di abusi sessuali accuse contro 37 sacerdoti e a punire i responsabili. Dopo aver inizialmente sostenuto che i sacerdoti colpiti da “accuse credibili” non erano più attivi nel ministero,il cardinale Rigali è stato costretto a fare marcia indietro, e a collocare in congedo 24 sacerdoti, mentre si esaminavano le accuse rivolte contro di loro. La gestione maldestra del Report esplosivo del Grand Jury e l'età avanzata del cardinale (che ha 76 anni) rafforza le voci di una sostituzione imminente. Non è dato di sapere chi possa essere il suo successore. E’ probabile che la scelta possa cadere su Charles Chaput, arcivescovo di Denver, di origine indiana. Il suo nome è stato fatto anche per l’arcidiocesi di Chicago, il cui titolare, George, ha problemi di salute e potrebbe chiedere al Papa di essere sostituito. Ma l’incertezza dei tempi su Chicago potrebbe spingere il Vaticano a cercare di risolvere prima la crisi di Philadelphia. Il cardinale Rigali ha lavorato a Roma per anni. È stato presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, l'istituzione che forma i diplomatici del Vaticano, e in seguito segretario della Congregazione per i Vescovi, prima di essere nominato arcivescovo di St. Louis nel 1994. Si è mosso verso l'arcidiocesi di Philadelphia nel 2003 ed è stato nominato cardinale da papa Giovanni Paolo II nello stesso anno.
di Marco Tosatti – lastampa.it