Vescovo Ghizzoni eletto vice Vescovi ER pensava che il peggio fosse passato…

Pensava di aver superato il peggio, Lorenzo Ghizzoni, vescovo della diocesi di Ravenna. Aveva fatto le cose per benino, chiamato tutti i suoi bei preti e li aveva strigliati. Aveva fatto il suo decalogo, una serie di regole ferree per evitare nuove grane. Mai più abbracci ai ragazzini. Ma neanche sms, mail, chat con i minorenni. Basta regali. E basta anche le confessioni nel confessionale, di nascosto. No, i ragazzini bisogno confessarli in un luogo ben visibile da parte di tutti. E poi basta preti soli con dei minorenni, almeno bisogna essere in due. Due preti e un minorenne (detta così non mi pare il massimo, però le intenzioni erano buone, davvero). Poi ha addirittura allestito una squadra di esperti a tutela dei minori, con tanto di psicologhe e madri di famiglia, per pararsi il culo, ehm, volevo dire, per non dare adito a sospetti. Aveva tirato un sospiro di sollievo, il nostro vescovo, dopo aver passato giorni difficili. L’arresto di don Giovanni Desio per atti sessuali con minorenni, solo poche settimane dopo essere finito nel canale completamente ubriaco con il suo Suv, quel malandrino. Aveva dovuto affrontare anche la vicenda della parrocchia di Punta Marina, dove il prete in questo caso non sarà andato con dei ragazzini, ma aveva una fidanzata, faceva sesso in canonica e pare che un giorno si sia stancato e le abbia rotto un dito dopo un litigio (per questo è indagato) prima di andare a fare esercizi spirituali in collina. E il buon Ghizzoni aveva già dovuto sopportare pure il caso del prete vittima di un’estorsione che però aveva fatto svestire di fronte a lui un uomo di colore per analizzargli il membro. E poi, appena arrivato aveva anche dovuto sopportare quelle voci di preti che frequentano ambienti gay e quella denuncia di un ragazzo che diceva di essere stato violentato da un don. Ma ormai era roba vecchia, passata. Ora poteva rilassarsi un po’. Poi però bussa alla porta il suo segretario e gli dice che, «insomma, eminenza, il prete che abbiamo scelto al posto di don Desio, ecco, la sera prima di fare la sua prima messa a Casal Borsetti, di presentarsi ai nuovi fedeli, ecco, avrebbe provocato un piccolissimo incidente, ma piccolo eh, non è morto nessuno, però, insomma, il nostro caro sacerdote non si è fermato a soccorrere la vittima. Insomma, tecnicamente si sarebbe comportato da pirata della strada. Vescovo? Ha capito quello che ho detto? Il successore di Desio, insomma, di quello arrestato per pedofilia, ha presente?». Ghizzoni, sfinito, ha allargato le braccia e grazie a nostre fonti autorevoli siamo in grado di dirvi le sue prime parole, solo due ma soppesate con cura: «Porca Mxxxxxa».

fonte: http://www.ravennaedintorni.it/stampa_articolo.php?artid=41887

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