Preti sposati: per Mons. Camisasca vescovo di Reggio Emilia è possibile

ALDO CAZZULLO:
Allora, scusami, questo vuol dire che in teoria è possibile in futuro che la Chiesa ammetta i sacerdoti al matrimonio mentre è assolutamente impossibile ammettere…

MASSIMO CAMISASCA:
Non solo è possibile in futuro, ma è possibile nel presente. Perché ci sono comunità cattoliche di rito orientale, per esempio, in cui il sacerdozio è ammesso. Abbiamo visto adesso il motu proprio degli anglicani…

ALDO CAZZULLO:
Mentre è assolutamente escluso che in futuro nessun papa potrà mai ordinare le donne sacerdote…

MASSIMO CAMISASCA:
Sì, penso a meno di un papa eretico!

ROBI RONZA:
Scusate se mi intrometto, ma qui c’è una occasione buona anche per fare un chiarimento. Nella chiesa orientale sono sposati soltanto i parroci, perché proprio il Vescovo viene dal monastero.

MASSIMO CAMISASCA:
Sì, sì, ma adesso avrei detto. Allora, brevemente, ci sono tante ragioni di convenienza del celibato. Sto parlando solo della Chiesa latina, quindi abbiamo già chiarito, solo della Chiesa latina. La Chiesa orientale prevede che possa essere dato il sacerdozio a degli sposati, non che dei sacerdoti possano sposarsi, ma possa essere dato il sacerdozio a degli sposati, mentre invece riserva l’episcopato a coloro che hanno scelto di vivere nella verginità. E questo già è un punto importante, il vertice del sacerdozio è legato in tutta la Chiesa, occidentale e orientale, alla verginità. Allora, ci sono tante ragioni. Ragioni di opportunità, che sono veramente secondarie, ma sono curiose. Cioè una l’ha detta il papa, il giorno della fine dell’anno sacerdotale ha detto: “mah, adesso nessuno più vuole sposarsi, vogliono fare tutti le convivenze, chissà perché proprio i preti devono sposarsi!”. Allora… penso che l’abbiate sentita anche molti di voi! Ma io immagino, immagino, sempre ma in particolar modo oggi, con la gravità della vita matrimoniale, penso solo al problema del lavoro, penso al problema dell’educazione dei figli, quali questioni arriverebbero sulle spalle di questo povero parroco! Che fra l’altro non potrebbe essere spostato se non con detrimento del lavoro della moglie o con detrimento della scuola dei figli eccetera eccetera. Sono tutte questioni secondarie, però dico anche queste. Cioè ci sono delle ragioni di opportunità. Poi ci sono, più profondamente, delle ragioni che attengono alla decisione di Gesù e attengono all’esperienza stessa di Gesù. Gesù ha scelto di vivere il rapporto con il padre e con le cose non passando attraverso il matrimonio con una donna. Misoginia? No! Lo sappiamo, Gesù ha scelto questo non perché detestasse le donne e neppure perché le disprezzasse. Sappiamo come ha trattato le donne, sappiamo come ha trattato le donne in rapporto alla legislazione mosaica, sappiamo come ha trattato le donne del suo entourage, sappiamo quale posto ha dato alle donne, non solo alla madre, ma per esempio alla Maddalena, la prima che ha ricevuto l’annuncio della Resurrezione, che la Chiesa ha chiamato “super apostolo”. Quindi Gesù ha portato una vera e propria rivoluzione nella considerazione della donna, quindi non si tratta di misoginia. Non si tratta neppure di disprezzo del matrimonio, a cui anzi Gesù ha voluto ridare un significato fondamentale mettendolo fra i sacramenti, cioè fra le strade fondamentali del rapporto con lui. Allora di che cosa si trattava? Si trattava di una scelta di Gesù, che ha sentito talmente forte per sé da chiederla, proporla e chiederla anche ai suoi apostoli, di cui alcuni pure erano sposati. E cioè la scelta di vivere un rapporto con il Padre che fosse intero. Per poter amare le persone fino in fondo, per potersi dedicare interamente alle persone affidate non attraverso la mediazione di altre persone, moglie e figli. Questa è la scelta del celibato. È perciò una scelta di convenienza. La Chiesa ha legato con una legge, attraverso una legge questo, ma per me è molto più di una legge il celibato. Il celibato è realmente un modo di vita, un modo di rapporto con le cose, con gli uomini, con le donne, con la realtà. È una anticipazione della fine. E questo porta ad amare. Non meno che nella vita matrimoniale. Allora, voglio dire, il celibato non è la negazione dell’amore, non è la negazione della donna, non è la negazione dell’amicizia, non è la negazione degli affetti. Ma è una forma diversa di amare, complementare a quella matrimoniale. Perciò questa è la strada che, con sempre maggiore chiarezza, la Chiesa, fin dagli inizi del cristianesimo ha scelto. Ora, io non vedo quali ragioni oggi ci sarebbero per eliminare questa legge, per cancellare questa legge, per cancellare questa scelta. Vogliamo avere più preti? Ma siamo veramente convinti che, se noi abolissimo il celibato, avremmo più preti? E quand’anche li avessimo, avremmo dei preti super occupati dai problemi della famiglia e super impegnati in altre questioni e soprattutto con un cuore occupato e preoccupato, con una visione di rapporto più pesante con le cose e con la realtà. Mi sembra un buon senso questo, che anche alcune chiese orientali suggeriscono. Non è felice la vita dei sacerdoti sposati, perché su di loro gravano una infinità di responsabilità e di problemi. Quindi non stiamo parlando di sacerdoti uxorati, felici che la Chiesa non ammette e di questi poveri sacerdoti che invece devono vivere il celibato sotto il pesante giogo del celibato. No, il celibato non è un giogo. È una scelta, laicamente. Cristianamente, una vocazione.

ALDO CAZZULLO:
Ecco, Massimo, quale è il motivo però per cui un papa un domani potrebbe anche cancellare la legge che impone il celibato ai sacerdoti, mentre non potrebbe ammettere le donne al sacerdozio, a meno di essere un papa eretico?

MASSIMO CAMISASCA:
Perché la Chiesa nel corso dei secoli ha riconosciuto che questa scelta del sacerdozio maschile è stata legata da Gesù in modo indissolubile, fin dalle origini, alla struttura stessa della Chiesa. E quindi contraddire questa scelta, lo ha affermato anche Giovanni Paolo II ultimamente, vuol dire toccare la struttura stessa della Chiesa.

fonte: http://www.meetingrimini.org/default.asp?id=673&item=5030

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