L’educatore di Cl Andrea Davoli accusato di violenza sessuale dà la sua versione

Il memores si difende “Mi ha provocato lei. Ho ceduto alle avance dopo 15 anni di castità”

Nell’interrogatorio di garanzia di ieri ha ammesso la relazione con la 14enne. La difesa chiede i domiciliari, ma il gip si riserva: attesa per oggi la decisione.

Il memores si difende "Mi ha provocato lei Ho ceduto alle avance dopo 15 anni di castità"

“Lei mi ha sedotto e provocato. Non avevo rapporti sessuali da 15 anni e ho ceduto alle sue avance”. È quanto ha detto al giudice ieri mattina, in sintesi, Andrea Davoli, l’educatore di Cl arrestato per violenza sessuale su minore.

Non si è sottratto dal rispondere ieri mattina a tutte le domande rivolte a lui nel corso dell’interrogatorio fiume durato oltre un’ora al carcere di Pordenone, dove il ‘memores’ reggiano si trova da sabato scorso. Davoli, insegnante di religione 52enne nonché educatore di Comunione & Liberazione (già sospeso dai propri incarichi a seguito dell’indagine nei suoi confronti) è stato arrestato per aver consumato con una 14enne a lui affidata durante un ritiro spirituale a Rimini, un rapporto sessuale completo. Il primo di una serie che ieri davanti al gip del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini (in videocollegamento) l’indagato ha ammesso di aver avuto con la 14enne di cui era il mentore spirituale.

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Davoli, difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti, infatti ha ammesso la propria relazione ’clandestina’ con la ragazzina, sostenendo di essere stato lui, sotto le pressioni e le avances sempre più insistenti della giovanissima, a venire sedotto. Il 52enne, sempre secondo la versione che l’indagato ha fornito al giudice durante l’interrogatorio, avrebbe osservato “per 15 anni” quel principio di castità dei memores domini a cui Davoli apparteneva, crollando però lo scorso aprile durante il ritiro spirituale a Viserbella di Rimini, che culminò poi nel rapporto sessuale che a seguito dell’indagine condotta dalla Procura di Rimini, nella persona del sostituto procuratore Davide Ercolani, è emerso che Davoli abbia consumato nella propria camera con la ragazzina 14enne.

Inoltre avrebbe raccontato che i rapporti – sempre per iniziativa della ragazzina – per la maggior parte delle volte non sarebbe avvenuta dopo i momenti di preghiera. Con questo la difesa punta a escludere il contesto di precettore ed educanda; è proprio questa relazione infatti che fa scattare l’accusa e l’aggravante di violenza sessuale nel caso in cui la vittima ha compiuto 14 anni.

Durante l’udienza di ieri nell’aula bunker del penitenziario friulano, la difesa dell’educatore ha avanzato, in ragione della versione fornita, la richiesta di trasferimento dell’indagato agli arresti domiciliari – nella casa messa a disposizione dai genitori a Caorle –, producendo una serie di documenti “per provare la decadenza dei termini cautelari essendo il mio assistito già stato sospeso da ogni attività”, come spiega il legale Cataliotti. Il giudice (colui che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare) si è riservato di decidere in merito alla misura da applicare e chiederà il parere al sostituto procuratore che ha fondato la misura. La decisione è attesa per oggi. Tutti gli atti poi sono stati già trasmessi alla Procura di Reggio per competenza territoriale, che continuerà a indagare sul caso e che avrà poi venti giorni di tempo per confermare il parere del pm riminese sulla decisione.

Cataliotti inoltre rivela poi di “aver ricevuto decine di e-mail di solidarietà a Davoli. Si tratta di persone che lo conoscono, in prevalenza nell’ambito della comunità religiosa”. Fedeli a lui vicini che non credono alla sua colpevolezza. “Ci sono anche tanti genitori – non solo dell’Emilia-Romagna, ma anche di fuori regione (una coppia persino da Domodossola) – che lo ringraziano per quanto ha fatto per i loro figli come educatori. E la maggior parte conclude queste lettere dicendo che stanno pregando per lui”.

di Daniele Petrone e Francesco Zuppiroli

in Il memores si difende “Mi ha provocato lei Ho ceduto alle avance dopo 15 anni di castità” (ilrestodelcarlino.it)

Il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati invita ad attendere le decisione finali della Magistratura sul caso e si dichiara vicino alla 14enne reggiana vittima e preda…dissociandosi dalla solidarietà ad Andrea Davoli!!!

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