E’ attesa per oggi la pubblicazione di una lettera di papa Francesco alle famiglie del mondo, all’indomani del Concistoro straordinario dedicato proprio al tema della famiglia, che si è svolto nei giorni di giovedì e venerdì scorsi nell’Aula nuova del Sinodo, con l’intervento introduttivo di Jorge Mario Bergoglio e la relazione del cardinale Walter Kasper, cui è seguita la riflessione da parte dei cardinali.
L’associazione dei sacerdoti sposati auspica che papa Francesco tocchi anche la questione delle famiglie dei sacerdoti sposati e della loro valorizzazione nella Chiesa e nella società.
Sono del parere che il matrimonio cristiano non deve essere incompatibile che il presbiteriato, anzi dovrebbe essere complementare, perchè l’istinto sessuale e l’ampore, sono doni di Dio e fanno parte della creazione, quindi costringere una persona a privarsene diventa una vera e propria castrazione, per cui sostengo che il celibato dovrebbe essere una libera scalta, e sopratutto non vin colante a vita, semmai quando si fa questa scelta sempre dovrebbe esser fatta per un tempo determinato.
Quanti sacerdoti vivono nel loro segreto, nel loro riserbo, il dramma di un sentimento che sboccia all’mprovviso come in tutte le creature di Dio, ed è costretto a rinnegare, bloccare, specie quando questo è ampiamente condiviso.
Quale tormento per la sua anima?
Mi auguro che Papa Francesco, persona di grandissime aperture umane,si renda conto del dramma di tante creature che vivono questo dramma e di tanti innoccenti che si debbano vergognare che di asserire che il loro papà è un prete!
Ho 80 anni, e ricordo sempre che mio padre, che ritornò nella Casa del Signore quando avevo 16 anni mi disse: “ricotrdati sempre che non ti devi vergognare di chi è o sia stato tuo padre, e così un giorno i tuoi figli nobn debbano vergognarsi di esser tuoi figli!”
In quale posizione delicata si troverà il fighlio o una figlia di un prete?
Medidate ………