È come una sensazione un po’ vaga. magari non è così? ma ho come la sensazione che il signore mi ha messo qui per poco tempo. “Pero’ e’ una sensazione, per questo lascio sempre le possibilita’ aperte”. A dirlo è Papa Francesco, in una confidenza privata ripresa con lo smartphone da padre Antonio Spadaro e inserita in un docufilm ideato e scritto da Diana Ligorio, in collaborazione con Salvatore Mazza e padre Antonio Spadaro: “Papa Francesco: come Dio comanda”. Lo riferisce una nota di Sky. Nel video, il Papa ha ammesso qualche piccola difficoltà di adattamento nella nuova vita in Vaticano. “E poi appare. Io mi difendo molto dalle emozioni perche’. non so.per pudore, pudore machista.non so.”. Poi si cominciano a toccare corde più istituzionali: “Quando viene un Capo di Stato io devo riceverlo con la dignità del protocollo che si merita”. La verità è che con il protocollo ho un sacco di problemi? ma va rispettato. Sai la differenza tra il terrorismo e il protocollo? Non sono parole, sono fatti che dimostrano come la salvezza, portata da Gesù, afferra tutto l’essere umano e lo rigenera. “A Buenos Aires ero sempre in strada”. Per prima cosa il pontefice si è soffermato sul momento della chiesa: “La Corte pontificia mantiene una tradizione un po’ atavica, non lo dico in senso negativo, ma questo deve cambiare”. “L’unica cosa che mi piacerebbe è poter uscire un giorno senza che nessuno mi riconosca e poter andare in una pizzeria a mangiare una pizza”. Conversando in privato, Papa Francesco ripete anche le sue accuse alla dittatura dei capitali. Un ritratto che, attraverso le parole stesse del Santo Padre, porta lo spettatore in maniera autentica dentro la profondità del suo pensiero e della sua fede. Per questo affanno di avere di più, di desiderare di più, tutta l’economia si muove scartando, curioso, eh?
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