Il Papa contro la pedofilia chiede aiuto psicologi, neuropsichiatri e giuristi

Il Papa contro la pedofilia chiede aiuto psicologi, neuropsichiatri e giuristi

di Franca Giansoldati

CITTA' DEL VATICANO – Psicologi, neuropsichiatri, giuristi, esperti di psichiatria infantile: la Chiesa chiede aiuto anche a loro per mettere a punto strategie migliori non solo per prevenire gli abusi sessuali tra le fila del clero, ma anche per andare incontro – con misure concrete – alle vittime. E' una iniziativa senza precedenti quella che ha autorizzato il Papa nella lotta alla pedofilia: a febbraio del prossimo anno all'università Gregoriana si aprirà un grande convegno che coinvolgerà esperti di varie discipline oltre che 200 tra ecclesiastici dei vari continenti.

Benedetto XVI vuole debellare definitivamente la mala pianta che per troppo tempo ha potuto fare del male indisturbata e nel silenzio di molte strutture ecclesiastiche, come lui stesso ha ammesso nel libro intervista Luce del Mondo commentando il caso più grave degli ultimi secoli, quello del fondatore dei Legionari di Cristo, Maciel Marcial Degollado, uno stupratore seriale per oltre quarant'anni che ha agito indisturbato ingannando tutti, probabilmente anche per le coperture di cui ha goduto a vari livelli.

«La Chiesa ha agito troppo tardi» ha affermato il pontefice. Il punto dolente è proprio questo. Sicchè il pontefice dopo avere diffuso documenti, ritoccato il Codice di diritto Canonico, trasmesso ordini perentori alle Conferenze episcopali chiedendo di mettere in pratica la filosofia della tolleranza zero, ora pensa alle vittime e alla prevenzione. Bisogna evitare altri abusi. Monsignor Charles Scicluna, il prelato che alla Congregazione per la Dottrina della Fede si occupa di questi casi, presentando assieme a padre Federico Lombardi il simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento", ha detto che "l'abuso sessuale da parte di un prete è un delitto e un abuso di potere spirituale".

Una aberrazione morale che la Chiesa non può più giustificare. Lo scopo dell'incontro è rafforzare la lotta alla pedofilia, difendere i bambini, costruire una cultura che aiuti la prevenzione, evitare per quanto è possibile nuovi abusi, ascoltare le vittime. Nel corso dei lavori ci sarà anche l'intervento di una vittima di abusi sessuali, che ha partecipato ai gruppi di ascolto della psicoterapeuta britannica Sheila Hollins, docente di psichiatria presso la Saint George University di Londra che l'anno scorso ha accompagnato uno dei visitatori vaticani in Irlanda dopo lo scoppio dello scandalo pedofilia. L'iniziativa, inoltre, che ha tra gli sponsor l'arcidiocesi di Monaco di Baviera, è accompagnata anche da un "e-learning" in cui per almeno tre anni confluiranno dati, esperienze, acquisizioni e programmi per contrastare gli abusi sessuali del clero.

«Tutti capiamo molto bene – ha sottolineato padre Lombardi – che non è solo con il buon esempio del Papa o con le norme canoniche che si compie il processo di salvaguardia delle vittime, prevenzione e purificazione; il simposio non saranno tre giorni di lavori tra esperti, ma una tappa nel lungo processo della Chiesa» nell'affrontare e scongiurare gli abusi.

ilmessaggero.it

19 Giugno 2011

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