La “dispensa” dal celibato
L’istituto della “dispensa dal celibato” deve essere ripensato. Esso è un atto giuridico della chiesa e, come tale, è un atto di Cristo, un dono dello Spirito. Di conseguenza non può mantenere il tono della punizione, lesiva dei diritti umani, ma essere “atto di chiesa”, salvifico, capace cioè di riassumere i valori ancora esistenti, di dare il via a una “nuova creazione. In ogni uomo che si rivolge alla chiesa, vi sono gli elementi per realizzarla. “La misericordia si manifesta nel suo aspetto vero, proprio quando rivaluta, promuove e trae il bene da tutte le forme di male esistenti nel mondo” (Dives in misericordia”, n. 6; EV 7/897).