Modena, 29 settembre 2011- PORTA a Modena una delle tante lettere anonime ricevute in questi mesi dal quotidiano L’Eco di Bergamo e relative al caso dell’omicidio, ancora irrisolto, della giovane Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate sparita e ritrovata morta dopo settimane di ricerche in un campo a Chignolo. Nella missiva indirizzata al giornale si parla di un’automobile della quale viene fornito un numero di targa che corrisponde all’Audi A4 di un imprenditore edile residente in provincia di Modena, che potrebbe essere la vittima di una ritorsione.
LA SQUADRA mobile di Bergamo sta ora svolgendo accertamenti per capire se l’uomo abbia avuto a che fare, in passato, con luoghi o persone che possano ricondurre in qualche modo alla vicenda di Yara. In particolare si indaga per capire se l’impresa modenese abbia prestato servizio all’interno del cantiere ex Sobea di Mapello, finito nel mirino degli investigatori nelle prime battute dell’inchiesta e tirato nuovamente in ballo dal misterioso autore della missiva. «Non mollate la pista del cantiere — scrive il mittente sconosciuto in un italiano sgrammaticato — i cani non sbagliarono, troppo movimento in quel cantiere. Mohamed (Fikri, il nordafricano arrestato e poi rimesso in libertà ndr) sa di un uomo visto nel cantiere a novembre che minacciava. Sa che è stata caricata su un furgone bianco. Sa che una settimana dopo quell’uomo era ancora a Mapello. Sa che Yara non è rimasta sempre nel campo di Chignolo ma ci è stata portata dopo e che l’uomo su un’auto targata… (omettiamo il numero, ndr) era presente di nuovo una settimana prima del ritrovamento sempre a Mapello. Non dimenticate Yara!». Questo il testo della lettera, sulla quale ogni verifica sarà compiuta, anche se gli inquirenti sono parsi piuttosto scettici. La lettera è stata smistata al centro di Brescia e potrebbe essere stata spedita anche da Bergamo o Mantova. Fonti investigative affermano che basteranno ancora due o tre giorni al massimo per fare piena chiarezza anche sull’ultima segnalazione anonima: il modenese sarà presto ascoltato dalla polizia. Fra le ipotesi, non è escluso che a scrivere il numero di targa dell’auto possa essere stato qualcuno intenzionato a vendicarsi dell’imprenditore modenese, per motivi slegati dalla vicenda di Yara.
LA LETTERA anonima (cinque righe scritte a computer) è stata consegnata agli esperti della polizia scientifica di Milano. In particolare saranno effettuate ricerche dattiloscopiche, a caccia di impronte digitali e biologiche, per verificare l’eventuale presenza di tracce da cui estrarre un profilo genetico.
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