Sziget Festival, con il nostro amore cadrà il muro in Ungheria

(ANSA) – BUDAPEST – Mentre il governo ungherese continua a tirare su i 175 chilometri di recinzione alta quattro metri ai confini con la Serbia, per impedire l’ingresso di migranti, la sua capitale, Budapest, ospita la 23/a edizione del Sziget Festival, a Obuda, la famosa isola ‘della liberta”, nota per accogliere ogni anno piu’ di 400 mila giovani da 90 Paesi diversi, che vengono ad ascoltare il meglio della musica rock, pop ed elettronica, dal 10 al 17 agosto.

Da quest’anno, pero’, qualcosa e’ cambiato. Pace, amore e fratellanza, i valori che il festival promuove, fanno a pugni con quello che rappresentano il muro e il filo spinato voluto dal primo ministro Viktor Orbn, per impedire l’ingresso a pachistani, afghani e siriani. Ma il fondatore di Sziget, Karoly Gerendai, spiega all’ANSA che il festival vuol essere proprio “la risposta a chi intende vivere proteggendosi dagli altri: insegniamo a tantissimi giovani che l’inclusione e l’apertura sono la strada giusta, non la chiusura ed esclusione”. Gerendai precisa che “temi cosi’ delicati per motivi di sicurezza non possono essere affrontati dal festival, perche’ creerebbero pericolose e forti tensioni”. Ma “allo stesso tempo, offriamo programmi che educano alla pacifica convivenza, alla tolleranza, e aprono la mente alle diversita’”. Basta fare due passi tra i viali dell’isola per capire come la pensa chi viene qui. “Si regalano abbracci”, e’ quello che molti hanno scritto sulla propria fronte. Le bandiere della pace sventolano in tutti i concerti insieme a quelle di ogni nazione che i ragazzi si scambiano come pretesto in piu’ per fare amicizia. E se gli si chiede cosa ne pensino del muro, dicono tutti la stessa cosa: “E’ una cosa terribile, va abbattuto subito. L’amore per chi viene da lontano e ha bisogno del nostro aiuto non sara’ una recinzione a fermarlo”. “Anzi – sottolineano – quel muro sara’ il nostro amore a buttarlo giu'”. Di certo la notizia della barriera anti-migranti non ha fermato l’arrivo dei ‘cittadini’ sull’isola. Ettore Folliero, manager di Sziget Italia, spiega che “la vendita per l’edizione 2015 e’ andata bene in tutte le 89 nazioni presenti. Solo il 10 agosto, con Robbie Williams, abbiamo raggiunto le 80 mila presenze e crediamo di superare il record dell’anno scorso di 415mila”.

A richiamare il pubblico, oltre ai big internazionali come Kings of Leon, Florence & The Manchine, Limp Bizkit e Major Lazer, anche i 13 artisti italiani. Una presenza assicurata ogni anno dalla collaborazione tra Sziget, Puglia Sounds-Medimex, L’Alternativa e Puglia Promozione. Tra le novita’ di quest’anno, l’arrivo di Roy Paci. Anche il cantante siciliano dice la sua sul muro che definisce “un notevole passo indietro perche’ l’accoglienza e’ un valore importantissimo”. “Sono molto dispiaciuto per quello che e’ successo – dice Paci all’ANSA – ma credo che un festival come Sziget possa essere un posto in cui andare a rivendicare, attraverso la musica, questo valore: la musica, storicamente, i muri li abbatte, non li alza”. “La musica”, per Roy, “puo’ sempre fare molto: non ho ricette prestabilite, ma dove c’e’ da difendere un diritto cosi’ importante, nessuno dovrebbe mai tirarsi indietro”. (ANSA).

 

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