Bagarre d’altri tempi per le esequie di Carmine Castaldi, sindacalista e militante di sinistra
di Pasquale Raicaldo – Repubblica
Volevano ricordare il defunto, una lunga carriera politica sull’isola d’Ischia, con un discorso laico dall’altare. Carmine Castaldi, a lungo sindacalista ed esponente di Democrazia Proletaria, protagonista di battaglie politiche, sociali, civili e culturali per l’isola d’Ischia, è scomparso all’età di 79 anni dopo aver tentato il suicidio lo scorso maggio.
Ma il parroco ha detto no. E la presa di posizione di don Pasquale Sferratore, della chiesa di San Michele Arcangelo a Forio, ha sollevato un polverone. “Non si confonda la liturgia con momenti propri della cerimonia laica”, ha spiegato il prelato, di fronte all’insistenza di colleghi di militanza politica del defunto, Carmine Castaldi. Un divieto che prende le mosse dall’orientamento definito dal tredicesimo Sinodo Diocesano, con il quale l’ex vescovo di Ischia, Filippo Strofaldi, aveva stabilito che i saluti laici, durante le esequie, non vengano pronunciati all’interno del luogo sacro, se non in occasioni particolari, previo accordo con il sacerdote e solo attraverso le parole del sindaco o di un suo delegato.
L’episodio ha fatto insorgere il piccolo Partito marxista leninista italiano, che sull’isola ha una cellula molto attiva: “Non si può fare a meno di condannare il comportamento di stampo medioevale di un prete che vieta di esprimere, in chiesa, riflessioni civili sulla vita, sull’attività e sulla figura di una persona”, denciano i dirigenti del partito. “Appare davvero singolare verificare che da una parte si assiste al gran chiasso mediatico intorno alle iniziative del nuovo papa, mentre dall’altra, esponenti della sua stessa chiesa, restano arroccati a comportamenti ed atteggiamenti da Sant’Uffizio”.