I sacerdoti potranno mai sposarsi? Il Papa si è appena dichiarato contrario a un primo passo verso quello che sarebbe uno sconvolgimento per la Chiesa cattolica romana, ma anche per molte donne, compagni o figlie di sacerdoti, condannati a rimanere nell’ombra, vietati dalla vita familiare da una regola di un’altra epoca e l’omerta che pesa sulle trasgressioni.
È stata una proposta coraggiosa che i vescovi del sinodo sull’Amazzonia hanno fatto al papa nell’ottobre 2019. Hanno sostenuto, tra le altre cose, l’accettazione dei sacerdoti sposati in regioni remote dell’Amazzonia, date le particolari condizioni dell’ambiente . Il testo prevedeva “di ordinare sacerdoti, adatti uomini sposati riconosciuti dalla comunità, che hanno un proficuo diaconato permanente e ricevono una formazione adeguata per il presbiterato, che hanno una famiglia legalmente costituita e stabile”.
Questo 12 febbraio, papa Francesco ha deciso: nel suo appello, non ha accolto nessuna delle proposte avanzate dall’assemblea dei vescovi dei nove paesi dell’Amazzonia, come il dibattito sulle donne diacono o la definizione di “peccato ecologico”, ma soprattutto la questione più controversa per la Chiesa: permettere a uomini pii con una vita coniugale stabile di diventare sacerdoti. Il papa di 83 anni non ha cambiato la sua profonda convinzione che il sacerdozio deve essere una chiamata di Dio, un “dono”.
Celibato del sacerdozio: regola disciplinare imposta dalla gerarchia della Chiesa cattolica romana a coloro che vogliono essere sacerdoti. In vigore da circa 1000 anni, questa regola ha alcune eccezioni: ad esempio sacerdoti o vescovi anglicani o protestanti che passano alla Chiesa cattolica romana. Gli uomini sposati delle Chiese cattoliche orientali possono anche essere ordinati sacerdoti in Occidente.
©nostra traduzione dal francese
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