Preti sposati e celibato le giravolte di Papa Francesco.

Il tema del celibato dei preti è nell’agenda del Papa, mentre nella testa di molti cattolici c’è grande confusione: i preti potranno sposarsi o no?

L’interrogativo nasce a seguito delle ultime dichiarazioni del Pontefice: “Il tema della possibilità che i preti si sposino – appunto – è nella mia agenda”. Papa Francesco ci ha abituati a molte sorprese da quando si è insediato sul soglio pontificio al posto di Ratzinger, anche se il più delle volte i suoi messaggi sono stati amplificati in maniera molto distorta dalla stampa. Ora, dunque, è la volta del celibato dei sacerdoti: potranno contrarre matrimonio o dovranno rimanere fedeli alla scelta del celibato?

Lo scorso maggio, di ritorno dal viaggio a Gerusalemme, Bergoglio rilasciò delle dichiarazioni che sembravano molto chiare proprio sul celibato: “La Chiesa cattolica ha preti sposati, nei riti orientali. Il celibato non è un dogma di fede, è una regola di vita, che io apprezzo tanto e credo che sia un dono per la Chiesa. Non essendo un dogma di fede, c’è sempre la porta aperta, ma in questo momento sono altri i temi sul tappeto. Prima di diventare Capo della Chiesa e quando ancora era un rappresentante di Cristo in Argentina, Bergoglio si era detto “pienamente convinto della conservazione del celibato”.

Come ha spiegato al Fatto Quotidiano lo storico italiano, esperto di storia del cristianesimo, Alberto Melloni, il celibato tra i sacerdoti venne introdotto per evitare che l’episcopato diventasse una carica da tramandare. Inoltre, cosa di non poco conto, segna in maniera netta il distacco dalle cose terrene: dal punto di vista spirituale, infatti, è considerato come la vocazione per il Regno di Dio.

La discussione, provò a spiegare Bergoglio di ritorno da Gerusalemme, non sarebbe stata affrontata a causa della scarsità di sacerdoti o per contrastare eventuali legami con la pedofilia. Per questo aveva rilanciato la posizione contro l’abolizione del celibato, riprendendo le parole del suo predecessore Benedetto XVI e specificando come il riconoscimento dei sacerdoti sposati non aumenterebbe le vocazioni né aiuterebbe a contrastare la pedofilia.

Ai giornalisti che gli chiesero cosa dovrebbe fare un prete che si innamora, Bergoglio rispose scherzando: “Anzitutto deve considerare che si ritroverebbe una suocera” poi, seriamente, sottolineò “L’importante è decidere, non tenere il piede in due staffe e abbandonare la talare se si è convinti del proprio sentimento ma assumendosene le responsabilità”.

Ora, invece, la retromarcia, anzi: una vera e propria inversione a U che imbocca la strada in contromano del pensiero cattolico latino.

lultimaribattuta.it

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