Nonostante i numerosi “incidenti” provocati dal suo continuo opporsi alle aperture di Papa Francesco, ultima prodezza la firma estorta a Ratzinger per il pamphlet sul celibato dei preti,atteggiamento rivendicato assurdamente con orgoglio, resta ancora al suo posto il cardinale guineiano Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, che ha compiuto 75 anni e occupa tale carica dal novembre 2014.
Come è prassi, Sarah ha rassegnato le dimissioni, ma Papa Francesco non le ha ancota accettate e lo ha confermato prefetto. Il cardinale guineano rimarrà a capo di questa congregazione vaticana “donec aliter provideatur”, cioè per ora e fino a quando non verranno comunicati altri cambiamenti.
E il cardinale Sarah ha annunciato tramite il suo account Twitter il rinnovo del suo incarico da parte del Papa, con l’ennesimo gesto strafottente. “Voglio ringraziare i messaggi ricevuti da tutti per il mio compleanno. Seguiamo il cammino con Cristo. Da parte mia, sono felice di continuare il mio lavoro all’interno della Congregazione per il Culto Divino. Preghiamo sempre per il Papa ”, ha scritto in un tweet.
In effetti 6 prefetti dei 9 in carica nella Curia romana hanno superato l’età stabilita dal Codice di Diritto Canonico per presentare le proprie dimissioni. Questi sono il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il Clero, che ha 78 anni; Il cardinale Luis Ladaria Ferrer, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede; Il cardinale Giuseppe Versaldi, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali; e il Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica e Prefetto della Congregazione per i Vescovi; tutti 76 anni. Anche il penitenziario senior, il cardinale Mauro Piacenza, che compirà 76 anni a settembre, ha più di 75 anni; e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, 77 anni.
farodiroma.it