Papa Francesco ha indicato che è aperta la possibilità preti sposati, spetta alle Conferenze Episcopali

Papa Francesco, ha indicato che è aperta la possibilità di consentire ai preti di sposarsi, ma  ha detto che  spetta alle conferenze episcopali di raggiungere un consenso sulla questione e poi inviare una petizione a Roma.

Francesco fece questi commenti sorprendenti a Mons. Erwin Kräutler, vescovo austriaco in visita a Roma che lavora nel profondo della foresta pluviale amazzonica e dispone di 300 diaconi e solo 27 sacerdoti per la più grande diocesi del Brasile, Xingu, dove molti cattolici possono solo ricevere l’Eucaristia un paio di volte l’anno.

Provenendo da Sud America, Papa Francesco capirà più di tutti  la necessità di sacerdoti per  il nutrimento della fede attraverso la celebrazione dell’Eucaristia, perché ci sono molte diocesi lì nella stessa situazione come  il Vescovo Kräutler.

Se la regola del celibato fosse revocata, un gran numero dei  diaconi di tutto il mondo, potrebbe considerare il sacerdozio e quindi avere la possibilità di presiedere l’Eucaristia e gli altri Sacramenti.

In Inghilterra e Galles ci sono 2.282 sacerdoti secolari e 788 diaconi. Alcuni di questi diaconi  potrebbero avere una vocazione sacerdotale. Dati ufficiosi stimano che negli ultimi 50 anni ben 10.000 sacerdoti in Inghilterra e Galles hanno lasciato il  ministero ordinato per sposare.

L’insistenza della Chiesa sul sacerdozio celibatario sta soffocando la sete di sacerdoti della stragrande maggioranza dei cattolici di oggi. Gesù il suo  imperativo: “Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore” è frustrato per il bene della disciplina di un clero celibe.

Ci sono sacerdoti che al momento di lasciare il sacerdozio per sposarsi hanno attraversato il lungo e doloroso processo di richiesta di dispensa dal celibato clericale. Altri si sono rifiutati di  passare attraverso l’ignominia del processo e  si sono semplicemente sposati in un ufficio del registro civile.

I termini della dispensa stabiliscono che  i sacerdoti sposati non possono nemmeno servire la Chiesa attraverso la predicazione, distribuire la Comunione, insegnare nell’istruzione superiore o detenere qualsiasi tipo di ufficio pastorale, e si devono tenere lontani da luoghi in cui si erano conosciuti come sacerdoti. Alcuni sacerdoti potrebbero  prendere in considerazione di tornare in servizio attivo se il loro rescritto della dispensa dal celibato ecclesiastico fosse revocato.

La Chiesa cattolica in Inghilterra e Galles, tramite l’istituzione dell’Ordinariato per i sacerdoti anglicani convertiti al cattolicesimo con moglie e figli, ha dimostrato che il sacerdozio cattolico sposato non solo è possibile e accettabile per la stragrande maggioranza dei cattolici, ma porta con sé una dimensione supplementare al sacerdozio.

Ora che il Papa Francesco sembra dare maggiore autorità alle conferenze episcopali i vescovi hanno bisogno di essere coraggiosi nella ricerca di una soluzione, con consultazioni  nelle loro diocesi, e offrire a Papa Francesco e alla Chiesa un modo di procedere. Un sacerdote sposato che lavora fianco a fianco di sacerdoti celibi non porterà la Chiesa in ginocchio ma potrebbe arricchirla.

fonte: The Tablet – testo e traduzione  a cura della redazione  sacerdotisposati@alice.it

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