L’Osservatore Romano
Non si fermano le violenze in Siria. Sono almeno cinquanta i militari siriani governativi e i combattenti ribelli uccisi nelle ultime 24 ore nelle battaglie in corso nel nord-ovest del Paese arabo. A denunciarlo sono diverse fonti sul terreno, secondo le quali nel distretto di Nayrab, a est di Idlib, e nelle zone a sud di Idlib, si contano 27 uccisi nelle file dei gruppi armati delle opposizioni, sostenuti dalla Turchia, e 21 militari lealisti appoggiati dalla Russia. In particolare, l’Osservatorio per i diritti umani in Siria (voce dell’opposizione in esilio a Londra) afferma che ci sono notizie, ancora non confermate, dell’uccisione di militari russi nella zona a est di Idlib. Le informazioni non possono essere verificate in maniera indipendente sul terreno.