di Michèle Jeunet in http://aubonheurdedieu-soeurmichele.over-blog.com del 11 luglio 2012 (tratto da traduzione finesettimana.org)
“Amo profondamente la Chiesa cattolica perché mi ha donato Cristo… Esprimere il mio disaccordo su certi punto come quello dell’esclusione delle donne dai ministeri ordinati, è per me un modo di amarla e servirla… Dal giorno stesso in cui ho scoperto Cristo, ho sentito l’appello ad essere prete… La mia scelta è innanzitutto quella di rifiutare la proibizione di parola che si è abbattuta su questo problema dopo la lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis (1994). Questo rifiuto di tacere è per me un modo di testimoniare la libertà del vangelo e di operare… a favore della libertà di pensiero nella Chiesa… mi sembra che uno dei deficit maggiori della Chiesa cattolica romana sia la mancanza di dibattito interno in piena libertà”