(AGI) – Olbia, 19 dic. – Al via, in Gallura, il primo progetto della Chiesa italiana per l’accoglienza e la protezione dei minori vittime di abusi. Lo ha reso noto, nel corso della conferenza stampa svoltasi a Olbia per illustrare i dati del Giubileo, don Antonio Tamponi, parroco della cattedrale di Tempio Pausania e ispiratore dell’iniziativa. Grazie a un finanziamento di 80.000 euro da parte dell’Unione dei comuni dell’Alta Gallura, una parte della Casa del fanciullo di Tempio sara’ destinata ad accogliere, proteggere e accompagnare nel percorso psicologico i minori vittime di molestie (abusi sessuali, bullismo, violenze) e le rispettive famiglie. Il progetto vede la partecipazione di Letizia Marazzi, psicologa e psicoteraupeuta, consulente del tribunale di Milano, esperta in psicotraumatologia dell’eta’ involutiva. La supervisione sara’ affidata al dirigente del commissariato di polizia di Tempio Pausania, Raffaele Bracale. “La struttura – ha affermato don Antonio Tamponi – sara’ dotata di una stanza per l’ascolto protetto e messa a disposizione del tribunale di Tempio Pausania che ne e’ attualmente sprovvisto”. L’inaugurazione e’ prevista per la meta’ del mese prossimo. Insieme al sostengo e al rafforzamento delle due cittadelle della carita’ di Tempio e Olbia e della Fondazione antiusura, la Diocesi guidata dal vescovo Sanguinetti intende dar vita a un progetto di accoglienza per profughi cristiani siriani provvisti di permesso di soggiorno, a un centro di avvio al lavoro per i giovani e alla realizzazione di un orto e di un pozzo all’interno del supercarcere di Nuchis. I prodotti della coltivazione saranno distribuiti ai poveri delle cittadelle della carita’ come contributo dei carcerati.