E’ nei guai don Paolo Piccoli, 52 anni, indagato per l’omicidio volontario aggravato di monsignor Giuseppe Rocco, ucciso nel suo alloggio alla Casa del Clero di Trieste il 25 aprile di due anni fa.
L’ipotesi più accreditata è che i due abbiano litigato per un presunto furto di oggetti sacri. Tuttavia, ad inchiodare il sacerdote 52enne sarebbero le sue tracce di sangue rinvenute nella casa della vittima che il sacerdote ha giustificato come una malattia cutanea, cadute mentre benediceva il cadavere.
Dopo l’omicidio, don Piccoli è stato trasferito ad Albenga ma il vescovo Mons. Guglielmo Borghetti rivela che il prete ha da tempo lasciato il capoluogo ingauno per rientrare nella casa dei genitori.
Posto che vige la presunzione di innocenza fino a prova contraria, sarà solo il procedimento penale a determinare la fondatezza o meno delle accuse.
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