Per il Carroccio da Pontida arriva un ultimatum al governo, sei mesi per rispondere. Ma la lettura, sollevata, dei giornali di centrodestra non va oltre l'avviso: nessuna rottura, anzi un aiuto a Berlusconi in vista del passaggio in Parlamento per la verifica.
"Ultimatum al governo" titola in prima la Padania che nel catenaccio ricorda le condizioni dettate da Bossi: "stop alla guerra, meno tasse per famiglie e imprese. Presentato l'elenco delle cose da fare assolutamente da qui alla fine dell'anno: scadenze certe, oppure.. Decentramento dei ministeri: dallo storico prato parte la raccolta di firme per una proposta di iniziativa popolare".
C'è tempo insomma. Quindi per ora, titola il Giornale, "Bossi non rompe" e "altro che rottura con Berlusconi: il Senatùr – si legge nel catenaccio – tira qualche stoccata al Premier e soprattutto a Tremonti ma non molla Governo e maggioranza". Semmai "il vero calcio in faccia della Lega è alla sinistra". Tesi sostenuta da Vittorio Feltri e con lui si trova Maurizio Belpietro, che per il titolo di prima pesca nel vocabolario del Carroccio, "La Lega tiene duro". "Il popolo di Pontida – si legge nel catenaccio – grida 'secessione' ma Bossi dà una mano a Berlusconi, 'ecco cosa voglio entro sei mesi'. L'accordo di Governo c'è nonostante le ire dei romani sui ministeri al Nord".
TMNews
20 Giugno 2011 ore 10:51