LA COLONNA SONORA PER IL GIORNO DEL SÌ

di Francesca Favotto  – style.it

Durante il matrimonio, la musica gioca un ruolo importantissimo: sottolinea i momenti clou e aiuta a fissarli per sempre nella memoria. Per questo, scegliere la colonna sonora del grande giorno è un passo delicato, che va fatto con cura. Ma se non avete idea da che parte cominciare o quali brani scegliere, eccovi un piccolo vademecum sul galateo musicale. Let’s rock the party!

La musica è una parte preponderante nella nostra vita. Se ci pensate bene, ogni momento importante – il primo bacio, la prima volta, la nascita di un figlio – è stato accompagnato o sottolineato da una canzone o da un motivetto, che poi è rimasto impresso nei nostri ricordi indelebilmente. Così dev’essere anche per il matrimonio: quel giorno, ogni singolo istante dovrà essere reso indimenticabile dalla colonna sonora che avete sempre sognato.

Occhio alla scelta, però: se mentre per la cerimonia con rito civile si ha una discreta libertà in fatto di canzoni, durante la cerimonia in chiesa è bene seguire la tradizione e dirigersi verso brani del repertorio religioso o classico. Ma quali scegliere? Quale potrebbe essere la playlist perfetta?

Partiamo dalla cerimonia con rito religioso. In quest’occasione la classica accoppiata organo più coro o voce solista si rivela sempre vincente, ma se non è di vostro gradimento e volete optare per uno strumento più elegante e raffinato, il duetto arpa e violino è la soluzione che fa al caso vostro. Non ne siete ancora convinte, perché volevate un matrimonio un po’ più rock e sbarazzino? Fate accompagnare il coro da piano e chitarra elettrica: entrare in chiesa sul riff della marcia nuziale non ha davvero prezzo (salvo non avvisare il prete: in quel caso, potrebbe farvela pagare cara!). Qualche consiglio per i brani da eseguire? A parte le classiche Marce Nuziali di Mendelssohn e Wagner in apertura, all’ingresso della sposa, e in chiusura, quando gli sposi percorrono la navata centrale per l’uscita dalla chiesa, una valida alternativa all’ingresso potrebbe essere il ‘Canone in D’ di Johann Pachelbel, sempre più richiesto. All’offertorio, un brano molto indicato è ‘Dolce sentire’, altrimenti detto ‘Fratello sole sorella luna’, mentre alla Comunione, un classico è l”Ave Maria’ di Schubert. Il momento delle firme è quello dove agli sposi è permessa una scelta un po’ meno tradizionale e svincolata dal tema religioso, poiché la cerimonia in sé è finita. Via libera quindi a brani celebri della musica leggera, come ‘What a wonderful world’ di Louis Armstrong o ‘Moon river’ di Frank Sinatra. Sempre più coppie richiedono al coro o agli strumentisti l’esecuzione di canzoni di autori italiani durante la cerimonia: in questo caso, è bene mettersi d’accordo con il celebrante in anticipo, visto che si tratta di brani fuori dal contesto religioso.

Per il rito civile, invece, i vincoli da rispettare sono molti meno e legati per lo più al ritmo dei brani. Sì quindi alla musica leggera o alle colonne sonore che hanno segnato la vostra vita di coppia, ma con garbo e discrezione, senza esagerare con canzoni troppo… movimentate. Qualche brano? La romanticissima ‘Kissing you’ di Des’ree o ‘Everybody’s free’ di Quindon Tarver, per gli amanti della versione postmoderna di ‘Romeo + Juliet’, girata da Baz Luhrmann nel 1996. O la bellissima ‘La cura’ di Franco Battiato, eletta da molte coppie la loro canzone d’amore. E poi, qualsiasi canzone che vi abbia fatto emozionare o che vi ricordi qualche momento particolare della vostra vita a due.

Finita la cerimonia… è ora di scatenarsi! Durante il ricevimento, qualsiasi brano può rivelarsi azzeccato per intrattenere gli ospiti e coinvolgerli nella vostra gioia. Però, attenzione a qualche piccolo accorgimento per far sì che tutti si sentano parte della festa e che il ricevimento possa proseguire senza intoppi. Prima di tutto, durante l’aperitivo, il pranzo o la cena, la musica dev’essere un piacevole sottofondo e non un assordante intralcio alla conversazione.Finito di cenare, allora sì che si può alzare un po’ il volume per scatenarsi a centro pista! Una tradizione americana che ha preso piede anche da noi, per via dei film e telefilm che popolano i nostri canali, è quella di far aprire le danze agli sposi su un lento o una canzone romantica. In questo caso, la coppia può richiederne una che abbia un particolare significato affettivo per loro. Per la playlist, fate attenzione a non focalizzarvi solo su un genere di ballo, mascegliete brani di tutti i tipi, per accontentare tutti i vostri invitati. Un’idea carina per coinvolgere i vostri amici? Inviate loro una mail qualche settimana prima del matrimonio, chiedendo di segnalare quattro o cinque brani che vorrebbero ballare. Un pensiero gentile per farli sentire partecipi della vostra festa… e un pensiero in meno per voi, nell’organizzazione del vostro matrimonio!

 

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