Ultima volta in parlamento questa mattina a Madrid per il premier socialista spagnolo José Luis Zapatero, dopo quasi otto anni al potere. Il capo del governo spagnolo ha partecipato per l'ultima volta prima dello scioglimento delle camere lunedì prossimo, per le politiche anticipate del 20 novembre, all'ultimo contraddittorio con il capo dell'opposizione Mariano Rajoy al Congresso dei deputati.
Il premier ha affermato che negli ultimi anni il suo governo ha dovuto pilotare il paese attraverso "la crisi economica più grave degli ultimi 80 anni, che ha costretto tre paesi a chiedere un aiuto esterno", rivendicando di avere "tutelato al massimo la coesione sociale".
Zapatero si è però dichiarato "responsabile" per il pesante tasso di disoccupazione del paese, vicino al 21%. Rajoy, che gli ultimi sondaggi vedono come il favorito per le elezioni del 20 novembre e come probabile futuro premier, ha detto che Zapatero lascia "una eredità avvelenata" al suo successore. Il capo del governo socialista uscente non è candidato alla propria successione e non si presenta per un seggio in parlamento. I socialisti sono guidati alle politiche anticipate dal candidato premier Alfredo Rubalcaba.
ansa