Israele attacca, strage di palestinesi a Sajaya, 50 i morti

Sono 13 i soldati israeliani morti nelle ultime 24 ore a Gaza. Lo dice la radio militare. I tredici soldati – ha detto la Radio – appartengono tutti alla Brigata Golani e sono stati uccisi in diversi episodi di combattimento.

Almeno 87 palestinesi sono morti oggi nella Striscia di Gaza, 62 dei quali a Sajaya, il sobborgo di Gaza City pesantemente colpito dall’offensiva israeliana. Secondo il portavoce dei servizi palestinesi di soccorso Ashraf al Qudra dall’inizio dell’operazione sono morti 425 palestinesi, di cui 112 minori, 41 donne e 25 anziani.

Israele e’ sotto assedio di un’organizzazione terroristica. Lo afferma il segretario di Stato, John Kerry.

L’Egitto apre il valico di Rafah con la Striscia per una settimana in modo da consentire il passaggio dei feriti. Lo riferisce il sito israeliano Ynet.

L’offensiva di Israele sul sobborgo Sajaya di Gaza City ha provocato solo oggi 50 morti tra i palestinesi, secondo fonti mediche nella Striscia citate dal sito israeliano Ynet. Tra loro ci sarebbero 17 bambini e 14 donne. Il bilancio dall’inizio delle operazioni supera i 400 palestinesi morti. Dall’8 luglio, dice il portavoce militare israeliano, dalla zona di ‘Sajaya sono stati lanciati da Hamas 140 razzi’ su Israele, ‘i civili erano stati avvisati di lasciare il posto’. Ora la tregua è saltata e sono ripresi i combattimenti.

lL segretario di Stato, John Kerry, accusa Hamas di usare i civili come scudo e di rifiutare ostinatamente un cessate il fuoco. ‘Stiamo lavorando a un cessate il fuoco in Medio oriente” ha detto, sottolineando che l’amministrazione ha contatti continui con Israele e che Kerry ha sentito il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon.

Il governo di consenso palestinese ha condannato “nei termini più forti l’odioso massacro commesso dalle forze dell’occupazione israeliana contro palestinesi innocenti nei dintorni di Sajaya che ha portato alla morte di più di 60 civili e al ferimento di altri 400”. Il governo ha detto di ritenere “crimini di guerra i massacri contro il nostro popolo a Gaza”, che richiedono “l’immediato intervento internazionale”.

Il segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Araby, ha dichiarato i “bombardamenti barbari” e l’attacco terrestre israeliano contro il quartiere di Sajaya a Gaza sono considerati come un “crimine di guerra” contro i civili palestinesi ed “un’escalation pericolosa” della situazione che lascia presagire “conseguenze nefaste”.

L’esercito israeliano ha intensificare l’offensiva terrestre sulla striscia di Gaza, al tredicesimo giorno del conflitto. ‘Ora la fase terrestre dell’operazione ‘Margine protettivo’ si estende, con forze supplementari per combattere il terrorismo’, afferma un comunicato.

E entre Israele porta avanti gli attacchi contro i popolosi sobborghi orientali di Gaza city (Sajaya, Zaitun, Tufach) decine di migliaia di persone sono fuggite verso il centro della citta’. Nelle strutture dell’Unrwa (l’agenzia dell’Onu per i profughi) il numero degli sfollati e’ salito a 8o mila. Molti altri, in assenza di altri ripari, si rassegnano a distendersi nei giardini pubblici e anche sui marciapiedi del centro.

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