Dalmazia: la Chiesa condanna il parroco pedofilo

pedofilia

 

 

 

 

ZARA. È il primo sacerdote ad essere stato condannato per il reato di pedofilia dalle autorità ecclesiastiche croate. Don Nedjeljko Ivanov, 74 anni, è stato riconosciuto colpevole dopo un’indagine durata due anni e condotta dal tribunale ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Zara. Lo scottante caso era stato affidato a questo arcivescovado dalmata in quanto i reati di don Nedjeljko, perpetrati tra il 1976 e il 1996, avvennero all’epoca in cui era parroco della località costiera di Bibbigne (Bibinje), una manciata di chilometri a est della città del maraschino.

A comunicare la notizia della colpevolezza del sacerdote è stato il vicario giudiziale dell’Arcidiocesi zaratina, Zdravko Katuša, il quale ha confermato che le accuse rivolte nel 2012 all’ex parroco hanno fatto scattare l’inchiesta. «Le accuse partite da persone adulte, a quei tempi ragazzini, hanno visto i nostri giudici studiare attentamente gli argomenti – ha spiegato Katuša – sono venuti alla conclusione che don Ivanov si e’ macchiato di pedofilia ed ha una grande responsabilità morale per quanto accaduto». Il vicario giudiziale ha rilevato che la documentazione è stata inviata alla Congregazione per l’educazione cattolica che ha il compito di confermare definitivamente la sentenza. Null’altro ha voluto aggiungere l’incaricato della diocesi sulla pena inflitta a don Ivanov, che da tempo vive in isolamento nella casa sacerdotale di Zara, situata in pieno centro e circondata da alte mura.

Da quanto è dato sapere, al prete pedofilo è stato impedito di confessare, non può avere alcun contatto pubblico e può celebrare messa soltanto ai colleghi sacerdoti. Da anni malato di diabete, don Nedjeljko (Domenico in italiano) ha molestato sessualmente centinaia di ragazzi delle scuole elementari zaratine, nella stragrande maggioranza dei casi chierichetti. Uomini ora trentenni e quarantenni hanno raccontato agli inquirenti che il sacerdote amava portarli nel confessionale della chiesa di Bibbigne, per poi toccare e accarezzare le sue giovanissime vittime, alcune delle quali ancora fortemente traumatizzate per quanto verificatosi decenni fa. Neanche l’arcivescovo di Zara, monsignor Želimir Pulji„, ha voluto specificare ai giornalisti i dettagli del verdetto, aggiungendo che nei confronti del religioso sono state adottate le misure spirituali, morali e materiali previste dalla Chiesa cattolica. È certo che don Ivanov non avrà invece alcuna conseguenza dai tribunali ordinari poiché il suo caso è caduto in prescrizione. Dall’ultimo reato commesso sono trascorsi più di 15 anni. La sua vicenda ha scandalizzato l’opinione pubblica zaratina essendo il sacerdote conosciuto nella regione: anni fa gli fu addirittura assegnato il premio per l’opera omnia del comune di Bibbigne. Ora sono in tanti a chiedere la revoca del riconoscimento.

di Andrea Marsanich

ilpiccolo

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