Sconto di pena di 2 anni rispetto alla sentenza di 1° grado per il 53enne ex sacerdote, arrestato nel maggio 2014 con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con almeno quattro ragazzini a lui affidati, di età tra i 12 e i 15 anni
Otto anni e otto mesi, ovvero due anni in meno rispetto a quelli inflittigli in primo grado dal Gup del Tribunale di Ravenna. E’ questa la sentenza pronunciata a Bologna nel pomeriggio di venerdì per il processo d’appello nei confronti di Giovanni Desio, per 13 anni parroco di Casal Borsetti, sul litorale ravennate, accusato di aver avuto rapporti sessuali con almeno quattro ragazzini a lui affidati, di età tra i 12 e i 15 anni (oltre che di quella di Ravenna, originari anche delle province di Treviso e Bergamo).
Desio, 53 anni, nato a Milano, a lungo residente a Saronno (Varese) e arrestato per questa vicenda la mattina del 5 aprile 2014 dalla polizia nella canonica della parrocchia di Casal Borsetti, dopo un periodo in carcere a Forlì si trova ancora ai domiciliari in una struttura in provincia di Perugia che accoglie preti segnati da problematiche personali.
Da tempo il Vaticano lo ha dimesso dallo stato clericale. Confermate dai giudici tutte le provvisionali assegnate alle parti civili (fin qui Desio ha dato 100 mila euro ai quattro minorenni, somma però ritenuta non congrua ai danni subiti): due minorenni attraverso i loro genitori, la Diocesi di Ravenna-Cervia e l’associazione ‘Dalla parte dei minori’, attiva sul territorio ravennate dal 2003.
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