Comunicare la fede, non solo dal pulpito. La parola di Dio e le iniziative quotidiane per coinvolgere i fedeli sono al centro della comunicazione portata avanti dalle parrocchie; tra giornalini, fogli settimanali e comunicazioni on-line.
Di fronte al proliferare delle notizie istantanee di qualsiasi genere, dall’attualità allo sport, la domanda sulla comunicazione religiosa sorge spontanea. Come comunicano oggi i parroci con i loro fedeli? Guardando le comunicazioni delle parrocchie del circondario, si nota come la via cartacea non sia ancora stata scalzata da quella online. Anzi, in un ipotetico confronto tra i due tipi di diffusione, quello tradizionale vincerebbe a mani basse. Di fronte ai nuovi e diversificati mezzi di comunicazione, sembra che le parrocchie della diocesi imolese abbiano attuato una specie di controriforma mediatica, nella quale la carta vince. Sono poche quelle che si avventurano al di fuori della semplice divulgazione settimanale di avvisi e di orari della messa, contenuta nei classici fogli domenicali. E non mancano nemmeno quelle prive di qualsiasi trasmissione, magari a causa del limitato numero di parrocchiani con i quali è possibile comunicare semplicemente a voce. Non sarà un metodo innovativo ma è efficace, a detta dei parroci interessati. È il caso di don Natale Tomba, parroco di Prugno: «Nella mia parrocchia ci sono in tutto 10 famiglie, le comunicazioni avvengono o direttamente durante la messa domenicale oppure a voce, quando ci si incontra». L’esiguo numero dei fedeli è alla base anche dei cambiamenti nella regolarità della stampa dei bollettini nel corso degli anni. « Avevano un bollettino che usciva ogni due o tre mesi – spiega don Carlo Calzolari, parroco di Bubano-. Ora il giornalino esce due volte l’anno e per sopperire a questo facciamo il classico foglio settimanale con gli avvisi. Se ne occupano soprattutto i ragazzi della parrocchia».
Se la tradizione può portare a pensare a un metodo standard, e anche un po’ noioso, di comunicare il mondo dell’informazione religiosa non è tuttavia stagnante.
Una novità è rappresentata dalle pubblicazioni delle unità pastorali, che riguardano tutte le parrocchie di una medesima unità. Praticamente tutte hanno un bollettino pastorale con le informazioni sulla vita ecclesiale, in media 3/4 volte l’anno, a ridosso delle feste principali e dell’inizio dell’anno pastorale. L’esempio più significativo è quello di Borgo Tossignano, dove esce mensilmente un notiziario pastorale composto da 28 oppure 32 pagine. Esiste da 23 anni, ma prima riguardava solamente la parrocchia, non tutta l’unità. «È un lavoro impegnativo – spiega don Marco Baroncini – che richiede un giorno di lavoro da parte del gruppo di fedeli che se ne è incaricato. È ciclostilato, stampato in un migliaio di copie e viene perlopiù distribuito alle case da parte di alcuni parrocchiani».
Ovviamente non manca chi invece esplora le opportunità offerte dalla rete internet, ma il loro numero è ancora limitato. Va però notato che chi si cimenta in tale sforzo lo fa con entusiasmo e dedizione, magari facendosi aiutare da un gruppo di fedeli maggiormente esperti o dai ragazzi dell’oratorio. C’è anche chi si serve esclusivamente dell’ e-mail per comunicare coi proprio fedeli. È il caso della parrocchia di San Lorenzo di don Lindo Contoli, nella quale gli avvisi e le comunicazioni vengono trasmessi dal prete sulla rete. Per quanto riguarda i siti internet parrocchiani o pastorali, esistono comunque differenze sensibili. Ci sono siti costantemente aggiornati come per esempio quello della parrocchia di Santo Spirito di don Marco Renzi e di Castel Bolognese. Proprio la parrocchia di don Marco Bassi è una delle più attive sul territorio. «Oltre al foglio settimanale-spiega il parroco-, che stampiamo in 600 copie circa, abbiamo un giornalino, dalle 4 alle 8 pagine, che esce quattro volte l’anno con gli avvisi, le feste e la parola di Dio. Inoltre un nostro amico fedele tiene il sito della parrocchia aggiornatissimo».
Altre parrocchie hanno invece siti in qualche modo accantonati o non valorizzati. In questo senso segnaliamo che la parrocchia di Zolino sta lavorando al rinnovamento del proprio sito che per diverso tempo è rimasto inattivo.
Non mancano poi iniziative dal taglio maggiormente giornalistico, che oltre alle informazioni strettamente pertinenti alla vita parrocchiale o pastorale, si spingono oltre riportando anche notizie dal carattere maggiormente universale. È il caso per esempio di Segni del Tuo Amore curato dalla parrocchia di Sesto Imolese. È composto da una ventina di pagine curate da un gruppo di parrocchiani e tratta anche di notizie locali. Anche il giornalino parrocchiale di Costa si cimenta in tale sforzo con le sue 200 copie de L’eco di Rivola, di 30-35 pagine, che vengono distribuite alle famiglie. Entrambi gli esempi riportati escono 3/4 volte l’anno. Infine segnaliamo la pubblicazione di Massa Lombarda, San Paolo, che 6-7 volte l’anno esce con una quindicina di pagine. Qui alla sua stesura lavora una sorta di comitato redazionale che cura le 300-400 copie che poi verranno distribuite agli abbonati. È interessante notare che ne esiste anche una versione digitale spedita tramite mail agli abbonati che ne fanno richiesta.
Se si volesse trovare un fil rouge, si potrebbe affermare che le parrocchie più estese e con un alto numero di fedeli sono quelle più propense a curare un sito internet oppure una newsletter online. Parrocchie più circoscritte con pochi fedeli, e magari con un parroco titolare anziano, invece si accontentano di comunicare secondo la tradizione cartacea, perlopiù con un foglio settimanale composto in genere da un paio di facciate, distribuito brevi manu nelle cassette postali dei fedeli. In ogni caso, è sempre il prete a curare questi organi oppure a supervisionare il lavoro svolto dal gruppo di persone che se ne occupa.
