Brexit: Borse nel panico, futures Londra -7,4%, sterlina perde 10%, Borsa Tokyo giu’ 8,1%

Brexit: futures Borsa di Londra crollano, -7%. In vista della Brexit crollano i futures sull’avvio della Borsa di Londra: a tre ore dall’apertura le rilevazioni Bloomberg vedono l’indice Ftse 100 in calo del 7,4%.

Le autorità di vigilanza della Borsa di Tokyo hanno deciso l’applicazione del ‘circuit breaker’, il dispositivo che inibisce le funzioni di immissione e modifica degli ordini, limitando i ribassi troppo elevati. Dopo la pausa pomeridiana, l’indice Nikkei era arrivato a perdere fino all’8,17%, lasciando sul terreno oltre 1.300 punti a quota 14.911,19. Borsa Hong Kong crolla, a -4,67%. La Borsa di Hong Kong crolla con la Brexit: l’indice Hang Seng brucia quasi 1.000 punti con un tonfo del 4,67%, scivolando intorno ai minimi a quota 19.894,12

Future Wall Street ancora giù, S&P 500 -5,1%. I future sugli indici di Borsa di Wall Street ampliano le perdite con la vittoria del Leave al referendum sulla Brexit. I future sullo S&P 500 perdono il 5,1%

Tracollo della sterlina. Con le proiezioni della Bcc di una vittoria della Brexit al referendum, la sterlina perde oltre il 10% rispetto al dollaro.

Brexit: oro accelera corsa, +7,8% a massimi 2008 – L’oro accelera. Il bene rifugio per eccellenza sale del 7,8%, ai massimi dal 2008, con lo scattare della corsa ai beni rifugio dopo le proiezioni della Bbc su una vittoria del ‘Leave’ al referendum sulla Brexit. Un esito che ha colto di sorpresa i mercati, che avevano scommesso su ‘Remain’, innescando un rally nelle ultime sedute. Brexit: petrolio in calo 6% a 47 dollari. Il petrolio è in calo dopo il risultato del referendum sulla Brexit e cede oltre il 6% a 47 dollari per il barile Wti mentre il Brent cede poco meno (il 5,95%) a 47,88 dollari

Le fluttuazioni della sterlina, nel giorno del voto su Brexit, andranno negli archivi come le più forti di sempre. Il calo messa a segno fino a 1,40 sul dollaro, da 1,50 segnato sull’ottimismo iniziale per i sondaggi che davano in vantaggio i ‘Remain’, è il più forte di sempre. E con oltre -5% supera quello del ‘mercoledì nero’ del 1992, quando la crisi valutaria spinse la Gran Bretagna fuori dal Serpente monetario europeo. La valuta britannica sta tuttavia recuperando terreno, e ora passa di mano a 1,4560 fra scambi frenetici.

ansa

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