Vescovo si veste da scout, lo bloccano prima del saluto al Papa

Piccola disavventura per Monsignor Paolo Giulietti. L’arcivescovo di Cagliari Miglio ha “garantito” per lui ed è stato abbracciato dal Pontefice

GIACOMO GALEAZZi – CITTA’ DEL VATICANO – lastampa

In piazza San Pietro il fazzolettone è stato messo al collo anche a Francesco mentre il suo principale collaboratore, il cardinale Pietro Parolin, è stato per decenni assistente ecclesiastico degli scout. Malgrado gli scout siano di casa in Vaticano, un curioso “fuori programma” è andato in scena nel grande raduno della “meglio gioventù” cattolica. È toccato, infatti, all’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, «garantire» per un altro vescovo presente oggi al grande raduno dell’Agesci in piazza San Pietro, affinché potesse avvicinarsi al Papa.

Monsignor Paolo Giulietti, infatti, ausiliare di Perugia da qualche mese e in passato responsabile nazionale del Servizio Pastorale Giovanile della Cei, si è presentato questa mattina con la divisa da scout, camicia azzurra, pantaloni corti blu e fazzolettone. E una croce pettorale in legno, in stile francescano. Giovane tra i giovani, felice con loro. Poi, per salutare Francesco, si è messo in fila dietro l’arcivescovo Miglio – che ha conversato diversi minuti animatamente con il Pontefice sulla situazione difficile della sua diocesi, concludendo poi lo scambio con reciproci sorrisi – monsignor Giulietti è stato accolto da papa Bergoglio con un gesto d’affetto e evidente simpatia, mentre il prefetto della Casa Pontificia, Georg Gaenswein, guardava la scena un po’ interdetto.

In divisa da scout erano anche diversi ragazzi malati o diversamente abili, con i quali Papa Francesco si è poi soffermato sul sagrato della Basilica vaticana, abbracciandoli e lasciandosi toccare da loro, che lo attiravano a se stessi come aggrappati alla veste bianca e alla mantellina.

 

Monsignor Paolo Giulietti, perugino 50enne, ha lavorato al Servizio nazionale per la Pastorale giovanile della Cei dal 2001 al 2007, distinguendosi nell’organizzazione della partecipazione di migliaia di giovani italiani alle Giornate Mondiali della Gioventù di Toronto (2002) e di Colonia (2005). Per diversi anni è stato assistente diocesano del Settore Giovani dell’Azione Cattolica e dell’Acr e del gruppo Fuci di Perugia. E’ stato anche responsabile e formatore degli obiettori di coscienza della Caritas diocesana e assistente spirituale della comunità di accoglienza Caritas per detenuti “San Giuseppe Cafasso”. È stato parroco ed amministratore parrocchiale dal 2007 al 2012 e da vicario generale (nomina ricevuta nel 2010) ha svolto le funzioni di amministratore parrocchiale, oltre ad essere canonico della cattedrale di San Lorenzo. Assistente spirituale della Confraternita di San Jacopo di Compostela a Perugia, presidente dell’Associazione “Hope”, direttore dei programmi di «Umbria Radio» (emittente diocesana a diffusione regionale aderente al circuito nazionale «InBlu») e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù a Roma.

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