New York, (fonte. Apcom) – Un ex sacerdote statunitense, reo confesso – tre anni fa – di molestie sessuali nei confronti di un bambino di 6 anni, ha cominciato a scontare la sua pena a 2 anni in un carcere di New York, dopo che un giudice l’ha costretto a lasciare l’ospedale del Missouri dove era ricoverato per un cancro terminale al fegato.
Il giudice Ralph Gazzillo aveva in precedenza rinviato l’incarcerazione di Barry Ryan per la sua malattia terminale. Ma in agosto il giudice ha spiccato nei suoi confronti un mandato di arresto, perché l’ex sacerdote avrebbe sfruttato la sua malattia per evitare l’arresto.
Ryan, 58 anni, nell’ottobre 2004 si dichiarò colpevole di molestie sessuali nei confronti di un bambino, figlio di una coppia di amici. Considerando la gravità della sua malattia, la famiglia accettò la decisione di punire l’ex sacerdote con 2 anni di carcere, sicura che non avrebbe potuto portarla a termine. Ora, la madre del bambino ha dichiarato che vi si sarebbe opposta, se avesse immaginato che avrebbe vissuto così a lungo.
Ryan era stato sospeso dal sacerdozio nel 1995, accusato di attività sessuali "inappropriate" quando era cappellano alla base dell’Air Force di Montgomery, in Alabama. In precedenza, aveva servito le parrocchie di Brooklyn e del Queens. Il caso per cui è stato incarcerato risale invece al 2003.