Villaggio della Terra, allarme per Amazzonia e indigeni

(ANSA) – ROMA, 27 APR – Non solo deforestazione e sfruttamento, ma anche minacce sempre più pressanti per le popolazioni indigene: dal Villaggio della Terra in corso al Galoppatoio di Villa Borghese fino al 29 aprile arriva un forte grido d’allarme per l’Amazzonia.

“Quello che sta accadendo è difficile da accettare – ha detto Kathleen Rogers, presidente dell’Earth Day Network – oggi siamo qui per dire basta a questa sottrazione senza fondo per la quale i responsabili continuano a non avere conseguenze”. Il tema, affrontato nella tavola rotonda ‘Amazzonia, foresta di culture’, ha visto anche la partecipazione Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi il quale, dopo aver portato alla platea il saluto del Santo Padre, ha ricordato la “forte presenza della Chiesa in Amazzonia, con 7 Conferenze Episcopali, 106 vescovi e migliaia di sacerdoti”. Se si parla di questa terra, che lo scorso anno ha visto un aumento della deforestazione del 13.7%, pari a circa 8mila chilometri quadrati, si pensa soprattutto alla violenza sulla natura: “Ed è certamente giusto – spiega Laurent Mazas, Direttore esecutivo del Cortile dei Gentili – ma esiste un risvolto umano altrettanto grave per tante popolazioni indigene assediate da sfruttamento e violenza”. Ci sono minacce antiche, in Amazzonia, come l’invasione illegale dei taglialegna o dei cercatori d’oro, “ma esistono anche problemi nuovi ed altrettanto devastanti – spiega Francesca Casella, Direttrice della sede italiana di Survivor International – come il ritorno alla costruzione di grandi dighe con devastanti impatti sociali ed ambientali, l’espansione delle piantagioni per produrre biocarburanti o lo sfratto illegale degli indigeni dalle loro terre nel momento in cui queste sono dichiarate riserve naturali”. L’evento si è chiuso con l’intervento di Hamangaì, giovane brasiliana rappresentante del popolo indigeno Patax – nello stato brasiliano di Bahia – che ha commosso l’uditorio richiamando tutti alla responsabilità. Nel Viale delle Magnolie di Villa Borghese, come testimonianza dell’impegno comune per la salvaguardia della foresta e dei popoli che la abitano, è stato piantumato un leccio – donato dai Carabinieri Forestali – utilizzando terra proveniente dall’Amazzonia.

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