Prof. di Diritto Canonico di Bologna Zanotti stravolge le tesi storiografiche sui preti sposati
Zanotti intervistato da Silvia Pagliuca su “Il Corriere del trentino” a margine del caso di Don Morandini cita per giustificare lo staus quo su celibato e riforma della Chiesa l’enciclica di Paolo VI Sacerdotalis Caelibatus che ribadisce la posizione classica della Chiesa Cattolica Romana sul celibato dei preti
Per il Movimento internazionale dei Sacerdoti Lavoratori Sposati l’obiettivo del celibato che ha causato l’introduzione, a partire dal Concilio di Trento, della normativa sul divieto di sposarsi per i preti, non era, come erroneamente afferma il prof. di Diritto Canonico di Bologna Zanotti, “la devozione totale a Dio”; si trattava esclusivamente di una norma con finalità economica per salvaguardare le proprietà della Chiesa minacciate da eventuali eredità da destinare alle famiglie dei preti sposati.
La Chiesa cattolica accettando i preti sposati al suo interno non annacquerebbe la propria dottrina e non svilirebbe la propria dottrina se Papa Francesco accettasse nuovamente nelle parrocchie i preti sposati con mogli e figli con regolare percorso; sono una grande risorsa per la chiesa i preti sposati e le loro famiglie.
di Rem Gis (pseudonimo) – giornalista free lance