Il prete censurato dal Vaticano: aveva espresso il suo dissenso al celibato obbligatorio per i sacerdoti
Brian D’Arcy, noto commentatore e prete irlandese, è stato messo nella lista dei “cattivi” per le sue posizioni
D’ora in poi avrà bisogno del visto della censura vaticana: il motivo? Le sue opinioni.
TROPPO SINCERO – La Congregazione per la Dottrina della Fede si è mossa dopo una serie di denunce anonime. Il presule durante le sue trasmissioni aveva espresso il suo dissenso al celibato obbligatorio per i sacerdoti, ma soprattutto si era distinto per le sue critiche a come il Vaticano ha gestito la questione dei tanti preti pedofili finiti sotto accusa in Irlanda.
TROPPO CRITICO – A questo proposito D’Arcy aveva sostenuto la necessità di riforma delle strutture della chiesa e aveva accusato il Vaticano di usare le procedure legali per difendersi dalle critiche al riguardo della gestione delle vicende dei sacerdoti coinvolti negli abusi.
IL POTERE VATICANO – Secondo BBC, il Superiore Generale dei Passionisti (la congregazione alla quale appartiene) sarebbe stato richiamato all’ordine dal cardinal Levada della Congregazione per la Dottrina della Fede.
HA PIEGATO LA TESTA – Brain D’Arcy potrà continuare i suoi programmi: “Dato che Brian ha cooperato nell’assicurare che può continuare a fornire il suo contributo di giornalista che si occupa di religione”, che però evidente cambieranno sensibilmente in contenuti ed opinioni espresse. D’Arcy comunque ha opposto un gentile diniego ai giornalisti in cerca di chiarimenti e dettagli. La censura vaticana funziona.
giornalettismo.com