Pedofilia all’asilo: in appello solo 4 anni al prete che molestò 10 bambine

ll caso in un asilo del ferrarese. Pedofilia, ridotta la pena al prete condannato per atti sessuali su bambine La Corte d’Appello ha deciso per 4 anni e 2 mesi di carcere. La difesa: si trattò solo di una ritorsione delle educatrici nei confronti del sacerdote

BOLOGNA 7  marzo 2012- La seconda sezione della Corte d’appello di Bologna ha condannato a 4 anni e 2 mesi, dopo una camera di consiglio di meno di un’ora, un sacerdote bolognese di 68 anni per atti sessuali su 10 bambine di un’asilo che gestiva nel Ferrarese, nel 2005. La corte ha ridotto la pena rispetto al primo grado dell’aprile 2008, 6 anni e 10 mesi, ma ha di fatto accolto le tesi dell’accusa e confermato l’impianto delle contestazioni di pedofilia mosse al sacerdote. La difesa e le parti civili attenderanno i 90 giorni per la motivazione per l’eventuale ricorso in Cassazione.

Lo farà la difesa che aveva rinnovato in appello le tesi difensive che vertevano sull’ipotesi di una ritorsione sul parroco, messa in atto dalle educatrici poiché temevano di perdere il lavoro, visto che il sacerdote gestiva l’asilo in cui lavoravano. Le educatrici denunciarono atti ambigui ma di chiara matrice sessuale – come hanno detto i vari giudici susseguiti – tra cui toccamenti sulle parti intime, sfregamenti, contatti con le bimbe, caramelle messe nelle mutandine, baci in bocca ad una di loro. Proprio sulla inattendibilità e ritardi delle denunce si era soffermato il difensore, parlando di gesti interpretati in modo difforme dalla realtà.

Il caso scoppiò nel 2005, dopo le indagini dei carabinieri nate dalle denunce per cui il sacerdote venne anche arrestato, ai domiciliari. Poi l’inchiesta, il processo di primo grado e due anni fa la notizia che il prete era stato sospeso a divinis dal Papa e ora, secondo le notifiche eseguite per il processo, vivrebbe in una comunità religiosa nel santuario di San Luca a Bologna. (fonte: Ansa) 07 marzo 2012

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2012/7-marzo-2012/pedofilia-ridotta-pena-prete-condannato-atti-sessuali-bambine-2003585895872.shtml

Condannato anche in appello il prete pedofilo Molestò bambine dai 3 ai 6 anni che gli erano affidate nella parrocchia Quattro anni e due mesi. È la sentenza di appello per il prete condannato per pedofilia dal tribunale di Ferrara. In primo grado al sacerdote, 72 anni, che gestiva una parrocchia dell’Alto ferrarese ricadente sotto la diocesi di Bologna, venne comminata nell’aprile del 2008 la pena di sei anni e dieci mesi.

E questo per abusi sessuali compiuti nel 2003 e 2004 nei confronti di una decina di bambine – tutte tra i 3 e i 6 anni – che gli erano affidate in qualità di responsabile della struttura che vedeva annessa una scuola materna (vai all’articolo). Rispetto al primo grado il “don” incassa l’assoluzione per il capo di imputazione che riguardava le molestie – sempre a sfondo sessuale – nei confronti di due educatrici della struttura. La corte d’appello ne ha rilevato la tardività della querela. Confermate invece le provvisionali nei confronti delle parti civili. Parti civili “mai risarcite”, come ricorda ancora oggi l’avvocato Claudia Colombo, che lamenta come “in questi anni le famiglie delle vittime non hanno mai ricevuto una lettera di scuse, né ristoro, niente. Nemmeno da parte della Curia”.

La Curia venne infatti chiamata in causa dai giudici di primo grado, in quanto “il silenzio dei vertici ecclesiastici – si legge nella sentenza di primo grado – e la loro ritrosia a mettere sul tappeto le notizie sulle accuse che già da tempo circolavano sul conto” del parroco, “e di cui i rappresentanti dei genitori e l’educatrice intendevano discutere, equivale a implicita ammissione di conoscenza di quei fatti da parte delle gerarchie e consente di leggere tutta la vicenda come un tentativo di evitare uno scandalo che si considerava inevitabile perché fondato su fatti inoppugnabili” (vai all’articolo). Nel frattempo il prete, già sospeso in via cautelare dall’esercizio di tutte le facoltà sacerdotali nell’aprile 2005, dopo gli arresti domiciliari, è stato ridotto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede allo stato laicale (vai all’articolo). In sede di appello la difesa, sostenuta dall’avvocato del sacerdote, Giuseppe Coliva, ha sostenuto come ai danni del’ex sacerdote possa essere stato organizzato un complotto da parte delle maestre che temevano di perdere il lavoro. Motivo per cui ha chiesto l’assoluzione.

Tesi alla quale ha mostrato di non credere la corte composta dal presidente Pederiali assieme a Di Bari e Passerini, che ha emesso al condanna a 4 anni e 2 mesi. “Aspetto di leggere le motivazioni della riduzione della pena – commenta l’avvocato di parte civili Carlo Bergamasco (sostituito in udienza dall’avvocato Simone Pritoni, ndr) -; l’importante è che comunque sia stata confermata la colpevolezza dell’imputato”. “La difesa sicuramente ricorrerà in cassazione – aggiunge la collega Colombo – e noi resisteremo anche nell’ultimo grado di giudizio”. http://www.estense.com/?p=203252

fonte: bambinicoraggiosi.com

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