Sotto la lente la gestione finanziaria della Fondazione Santa Maria Goretti del Vaticano


Gli ordini della raccolta e della gestione di provviste finanziarie da destinare ad investimenti sul mercato internazionale della Fondazione Santa Maria Goretti, con sede in Città del Vaticano, rimbalzavano tra Losanna e Belmonte Calabro (Cosenza).
Un percorso tortuoso sul quale ha acceso i riflettori la Procura di Catanzaro (con a capo Nicola Gratteri), che con l’operazione Robin Hood indaga su Bruno Dellamotta (al momento è irreperibile), indicato nell’ordinanza di custodia cautelare come presidente e legale rappresentante pro tempore della Fondazione ecclesiastica di diritto pontificio.
La scoperta – che per stessa ammissione degli investigatori e degli inquirenti dovrà essere approfondita ulteriormente – è venuta a galla quasi causalmente, dopo il sequestro il 19 ottobre 2016 della documentazione presso gli uffici della Cooperfin Spa.
Negli uffici della finanziaria è stato rinvenuto un accordo quadro siglato a Roma il 10 marzo 2016 tra la Fondazione Santa Maria Goretti, West bound technologies sarl Syntesia (Wbt), con sede legale a Losanna e M&M Management srl, con sede legale a Milano e direzione generale a Belmonte Calabro. L’amministratore e legale rappresentante pro tempore della M&M è Ortensio Marano, indagato anch’egli e arrestato nell’indagine Robin Hood ed ex ad di Coperfin.
La Fondazione Santa Maria Goretti e Wbt, secondo le evidenze investigative, hanno autorizzavano congiuntamente M&M a cooperare con la stessa Wbt nella raccolta e gestione di provviste finanziarie da destinare a investimenti sul mercato internazionale, curando, nel contempo, tutte le fasi amministrative riguardanti l’analisi ed il perfezionamento di eventuali investimenti finanziari che la Fondazione stessa intendesse effettuare.

L’accordo quadro
In particolare «… le parti ritengono che le proprie, ed autonome, attività statutarie possano essere oggetto di uno specifico accordo di collaborazione, al fine di realizzare attività di natura finanziaria o dirette alla fornitura di servizi, miranti all’allargamento dei rispettivi ambiti di operatività aziendale ed istituzionale, oltre che al miglioramento delle proprie performances aziendali…che in particolare, la Fondazione intende implementare nuove metodologie dirette al miglioramento della redditività derivante dai sistemi di raccolta di donazioni e costituenti parte integrante delle proprie entrate statutarie, in vista del potenziamento della propria capacità di finanziamento delle iniziative etico sociali poste a base della propria mission istituzionale…che la Piattaforma intende ampliare la platea dei potenziali aderenti alle proprie iniziative finanziarie, valorizzando a sua volta i profili etico sociali dei propri investimenti finanziari, in uno con il miglioramento delle performances aziendali complessive…che tra Fondazione e la Piattaforma è già operativo specifico accordo diretto a consentire alla Fondazione l’utilizzo degli strumenti finanziari gestiti dalla Piattaforma…Che è intenzione della Fondazione consentire alla M&M la possibilità di partecipazione agli strumenti finanziari gestiti dalla Piattaforma, nell’ambito del proprio accordo con la Piattaforma medesima…che la M&M intende collaborare alla realizzazione degli obiettivi perseguiti dalle altre Parti mediante lo svolgimento di attività operative dirette alla raccolta di provviste finanziarie da destinare alle attività di pertinenza della Piattaforma, curando, altresì, tutte le fasi amministrative riguardanti l’analisi ed il perfezionamento di eventuali investimenti finanziari che la Fondazione intenderà autonomamente effettuare presso la Piattaforma, oltre che a garantire e mettere a disposizione delle altre Parti tutti i servizi statutariamente effettuati da essa M&M…».

L’accordo anomalo
Il giorno successivo alla stipula dell’ accordo quadro accade però che Marano stipuli un anomalo accordo con se stesso. In particolare, un accordo tra la M&M management srl (da lui rappresentata) e Cooperfin spa (sempre rappresentata da lui).
Si trattava di un accordo di collaborazione con il quale M&M, sulla base dell’accordo quadro stipulato (tra Fondazione Santa Maria Goretti e West Bound Technologies sarl) conferiva a CooperFin (e quindi Marano conferisce a se stesso) la facoltà di effettuare autonomamente investimenti finanziari tramite gli organismi societari, parti dell’accordo quadro.
L’accordo di collaborazione – annota il Gip di Catanzaro Giuseppe Perri che il 27 gennaio ha firmato l’ordinanza – appare stipulato con il mero fine di precostituire una giustificazione lecita all’esborso di denaro transitato in Svizzera.
Dagli approfondimenti investigativi effettuati dalla polizia giudiziaria, è stata rilevata l’esistenza, in Svizzera di due società con la medesima denominazione (la differenza la fa un apostrofo): West Bound Technologies W.B.T. Sàrl di Losanna e West Bound Technologies W.B.T. Sa’rl non meglio identificata.
Marano, in una telefonata da fa riferimento a tale Bruno e il Gip annota che la Fondazione Santa Maria Goretti risulta essere rappresentata, per la sottoscrizione dell’ accordo quadro, proprio Bruno Dellamotta.

I soldi pubblici “fottuti”
Pertanto, facendo segnato riferimento a quanto asserito da Marano – «li praticamente il tempo che loro accerteranno che non c’è nulla, che è stata una truffa, dicono che io, tu, Bruno ci siamo messi d’accordo e ci siamo fottuti ottocentocinquantacinque mila euro di fondi pubblici, punto…omissis…si prendono me e poi piano piano si prenderanno te, Bruno e via discorrendo. Questo è un dato di fatto, io l’ho detto dall’inizio, non si può cazzeggiare con i fondi pubblici.. non si può cazzeggiare coi fondi, noi abbiamo cazzeggiato con i fondi pubblici…omissis… perché stiamo parlando di truffa internazionale, con fondi, con fondi pubblici» – per investigatori e inquirenti è di «palmare» evidenza come Bruno Dellamotta e un altro soggetto, fossero perfettamente a conoscenza della provenienza pubblica dei fondi trasferiti da Marano e come, d’accordo con quest’ultimo, abbiano distratto i fondi dedicati alla progettualità mutualistica della Regione Calabria “Credito sociale”, per poi utilizzarli per scopi personali.

ilsole24ore.com

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