Piazza Affari in rosso, l'Ue rassicura: fiducia nell'Italia

Il sì della Camera statunitense al piano per evitare il default Usa non è bastato, per il momento, a placare l'ondata di vendite sui mercati. Le Borse europee viaggiano in territorio negativo con Piazza Affari nettamente in rosso poco dopo metà seduta e il Ftse Mib che segnava un meno 1,35%. Male anche Londra, Parigi e Francoforte, in calo rispettivamente dello 0,58%, dello 0,62% e dello 0,78%. Intanto è stata convocata per il pomeriggio una riunione del comitato di stabilità, presieduta dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, per fare il punto sulla crisi che sta investendo i mercati finanziari internazionali e, in particolare, quello italiano. All'incontro parteciperà anche il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, che ha avuto proprio questa mattina un colloquio sulla crisi economica con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

A cercare di rassicurare i mercati è arrivata una comunicazione della Commissione europea che ha espresso fiducia nell'economia italiana e ha chiarito che non sono allo studio piani di salvataggio per l'economia tricolore, né per quelle spagnola e cipriota.

Sotto tensione intanto sono anche i titoli di Stato italiani. I rendimenti dei Btp decennali sono arrivati a raggiungere il 6,22%, nuovo massimo dal 1997, mentre il differenziale (spread) con i bund tedeschi si è ulteriormente ampliato, a 281 punti base, stabilendo un nuovo massimo dal lancio dell'euro nel 1999.

Nel pieno della burrasca dei mercati Tremonti ha ricevuto oggi anche una bordata dal Financial Times, il più influente tra i quotidiani economici europei, che ha dedicato un editoriale alla posizione del ministro sul caso Milanese e sull'affitto di Tremonti pagato in contanti che, ha scritto il quotidiano, "offre un cattivo esempio agli italiani". Tremonti, ha sentenziato il Financial Times, "non è indispensabile all'Italia".

Male anche la Borsa di Tokyo, che in linea con i listini europei, ha chiuso in forte calo la seduta: l'indice Nikkei 225 ha lasciato sul terreno l'1,21%.

A pesare sull'andamento dei mercati è anche l'attesa per il voto del Senato Usa sull'innalzamento del tetto del debito pubblico. Ieri sera la proposta di legge è passata alla Camera con 269 si e 161 no, ben oltre la maggioranza di 216. La legge va ora al Senato che voterà oggi per un'approvazione scontata, visto l'appoggio di cui gode da parte dei capigruppo di entrambi i partiti. L'attesa ora è per i mercati finanziari dopo il lunedì nero delle Borse in cui Milano ha perso quasi il 4%.

L'intesa per evitare il default sarà sul tavolo del presidente americano, Barack Obama, per la firma, in tempo quindi per evitare il default sul debito che, secondo il Tesoro, sarebbe stato possibile a partire proprio dal 2 agosto.

La proposta di legge, 74 pagine uscite dall'intesa di domenica, da al presidente l'autorità di alzare il debito pubblico di 2.100 miliardi di dollari da 14.300 attuali, in cambio di tagli e tetti di spesa per quasi 2.500 miliardi in due tranche.

tmnews

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