La disfida dei libri a Ballarò: parroco e volontari vogliono la biblioteca. Interviene l’arcivescovo

Interviene l’arcidiocesi nel braccio di ferro tra il nuovo direttivo dell’associazione Le Balate, che gestisce l’omonima biblioteca dei bambini e dei ragazzi a Ballarò, e le sue madri fondatrici. E promette una soluzione veloce della controversia tra le parti. Infatti dopo la consegna, domenica scorsa, delle 1700 firme a supporto di un documento che chiede l’intervento dell’arcivescovo Corrado Lorefice, sono iniziati i lavori di mediazione. La petizione è stata lanciata circa una settimana fa dalle fondatrici della biblioteca, che in dieci anni fa hanno raccolto diecimila volumi e realizzato attività con le scuole, progetti di musica e di teatro in uno spazio che fu loro affidato dall’arcidiocesi, la chiesa S.S. Annunziata.

“Ma il 9 giugno il nucleo fondatore dell’associazione è stato messo da parte – aveva raccontato ieri a La Repubblica Donatella Natoli, per anni alla presidenza del gruppo – Durante l’assemblea in cui avremmo dovuto votare il nuovo presidente, si è presentato un numeroso gruppo di giovani che mai avevano frequentato il nostro spazio o seguito le nostre attività. Si erano appena tesserati e insieme a loro è giunto anche il parroco della chiesa San Giuseppe Cafasso, in cui i giovani svolgono attività come catechisti, padre Antonio Mancuso”.

E’ stato lui, custode della struttura in cui sono conservati i libri, a prendere l’incarico di segreteria, mentre altre new entry hanno ottenuto la maggioranza dei voti per il ruolo di presidenza, economo e di consiglieri. “La preoccupazione è che questi ragazzi non siano preparati a sufficienza per portare avanti attività complesse e che, per essere realizzate, necessitano di anni di formazione – hanno detto le fondatrici de Le Balate – Temiamo anche una svolta confessionale di una realtà da sempre aperta a trecentosessanta gradi, che accoglie migranti e tutte le fasce sociali”.

“Ma arriveremo presto a una soluzione soddisfacente per entrambe le parti – assicura il vicario dell’arcivescovo, don Raffaele Mangano. “Sono fiducioso ed emerge questo dagli incontri già avuti. Di certo le incomprensioni e i punti di vista diversi esistono in ogni gruppo, ma con il dialogo stiamo risolvendo tutto. E’ questione di pochi giorni. Ho parlato con il parroco Mancuso e con i ragazzi: sono pronti a impegnarsi per garantire una ricomposizione dell’equilibrio. Sono tutti disponibili al confronto.”

palermo.repubblica

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