Parla Matteo Pedrini, che domenica 23 in Cattedrale a Prato verrà consacrato prete: “Ho capito la mia strada dopo un viaggio in Bangladesh”di Azelio Biagioni
PRATO. Sarà ordinato sacerdote domenica 23 novembre. Prima di quella data,Matteo Pedrini, si prende una settimana di ritiro spirituale per prepararsi al giorno in cui, per l’imposizione delle mani del vescovo Franco Agostinelli, sarà prete. Il rito religioso si terrà in Cattedrale alle ore 16. Matteo ha 33 anni ed è originario di Varese. Aveva 16 anni quando sente una crisi che lo allontana un po’ dalla Chiesa. E’ grazie al padre che conosce l’associazione pubblica di fedeli “I ricostruttori nella preghiera” che gli fa riaccendere la fiamma della fede. Nel frattempo, Matteo prosegue gli studi, si diploma al liceo scientifico, poi frequenta l’università a Milano e si laurea in geologia.
“Era la fine del 2006 e stavo per laurearmi. E’ in quel momento che ho pensato alla vita consacrata”, racconta il diacono che ha svolto, anche se per poco tempo, la professione di geologo. “Dopo una missione in Bangladesh di un mese sono tornato e ho capito quale era la mia strada – spiega il futuro presbitero – Così nel 2007 sono entrato nei Ricostruttori e nel 2012 in Seminario qui a Prato”. Matteo Pedrini, ordinato diacono il 6 maggio scorso ha prestato servizio prima nella parrocchia di Coiano e dal 5 ottobre in quella di Galcetello dove resterà anche da sacerdote, e dove sarà vice parroco.
Di Matteo colpiscono la barba e i capelli lunghi che hanno un significato ed è lo stesso diacono a spiegarlo: “Sono una caratteristica dei Ricostruttori e sopratutto il tenere la barba lunga si rifà alla tradizione monastica occidentale. I Ricostruttori – prosegue Matteo Pedrini – hanno come scopo quello di insegnare la preghiera del cuore. Una preghiera comunitaria ma silenziosa e ripropongono una spiritualità cristiana”. Non solo, alle varie comunità presenti in Italia viene affidato un convento abbandonato e loro materialmente lo rimettono in piedi, quindi nel nome dell’associazione è racchiuso il significato di quello che portano a termine: ricostruire lo spirito ma anche gli edifici dediti alla preghiera.
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