Sedicente blog attacca i sacerdoti sposati

Il blog sacerdotisposatioraitalia in un post dal titolo “Le idiozie non hanno mai messo radici stabili” (visibile online DA QUi>>>) riferendosi a un nostro articolo sostiene che ci consideriamo parte integrante della Chiesa mentre per il webmaster (o l’autore anomimo del post che si firma sacerdoti19) siamo fuori dalla Chiesa in tutti i sensi canonici.
Non siamo noi a considerarci dentro la Chiesa ma è la natura ontologica dei sacerdoti sposati con regolare percorso canonico che li inserisce validamente e legittimamente all’interno della comunità cristiana.

Tali sacerdoti anonimi DEL BLOG sacerdotisposatioraitalia  sostengono il matrimonio segreto di Vescovi e preti (brano tratto dal loro blog: “Finché il Papa manterrà l’attuale legge di obbligatorietà del celibato ecclesiastico i Vescovi e i Preti di Rito Latino hanno il diritto divino di sposarsi validamente e lecitamente in segreto: il matrimonio segreto consiste nel consenso matrimoniale reciprocamente espresso dai due contraenti”.).

Il matrimonio segreto fa vivere ai preti e ai vescovi una doppia vita nel ministero illudendo i fedeli affidati alla loro cura pastorale e costringendo le loro donne a una situazione di anonimato in violazione dei diritti civili e religiosi.
Un fatto gravissimo che alimenta la non trasparenza e la vigliaccheria.
Ci invitano alla fine del post a lavorare insieme a loro “per risanare la Chiesa da tutti questi scandali e mali infernali che, sta subendo ingiustamente da un manipolo di pervertiti”

Noi come sacerdoti sposati italiani non accogliamo il loro invito: non ci rappresentano minimamente, anzi dal 2007 hanno gettato fango sulla causa dei  sacerdoti sposati e dei diritti civili e religiosi dei sacerdoti sposati. Lo staff di Milingo di “Married Priests Now” ha usato decine di nostri contatti mail di sacerdoti sposati; ha cercato di fare chiudere il nostro sito web.

La prelatura personale di Milingo ha al suo interno un vescovo da lui ordinato (in passato sacerdote cattolico) per il quale la sua diocesi di origine ha patteggiato un rimborso per abusi sessuali (clicca qui per visualizzare la fonte della notizia in lingua originale inglese tratta dal Washington Post del 30 Aprile 1990, confermata nel comunicato del 2009 – clicca qui per visualizzare il secondo testo del Washington Post in lingua originale inglese).

Diano inizio, Milingo e il suo staff, a risanare la Chiesa, dalla loro struttura.

Milingo è considerato dai media non essere più sacerdote essendo stato ridotto allo stato laicale dal Papa Benedetto XVI (come riportato in un articolo del dicembre 2009). Ecco di seguito il testo di Paola Ganci. 
La lunga storia di Milingo, ex arci-vescovo di Lusaka, famoso per i suoi esorcismi, per l’improvvisa rottura del celibato e il matrimonio celebrato nel 2001 con la coreana Maria Sung, l’adesione al movimento a sostegno dei preti sposati e infine con la scomunica da parte della Santa Sede, arrivata per aver continuato ad ordinare dei vescovi, pur senza il mandato ufficiale della Chiesa,  si conclude oggi con un distacco definitivo e la riduzione allo stato laicale da parte del Papa.
Dopo le ripetute fughe, i suoi vari ritorni e pentimenti, le disobbedienze ai precetti previsti dalla religione cattolica, Milingo oggi è un uomo sposato qualunque che non può più rappresentare la Chiesa. Già nel 2007 gli era stato ritirato il passaporto della Città del Vaticano, che gli consentiva di mantenere lo status di diplomatico della Santa Sede.
Oggi Benedetto XVI ha messo la parola fine a questa complicata vicenda. – per la fonte  della notizia clicca qui).

La redazione
sacerdotisposati@alice.it
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