Bergoglio tuona: “Non condivido questi ragionamenti. I luterani hanno preti sposati, ma la gente che va in chiesa è comunque poca. I loro sacerdoti possono sposarsi, ma nonostante questo non riescono a far crescere il numero di ministri. Il problema è culturale. Non dobbiamo essere ingenui e pensare che i cambiamenti programmatici ci porteranno la soluzione. Le mere riforme ecclesiastiche non servono a risolvere questioni di fondo. A servire sono piuttosto i cambiamenti paradigmatici”.
Il commento di Bergoglio a margine della pubblicazione del suo nuovo libro intervista suscita la reazione del Movimento internazionale dei sacerdoti sposati, faondato nel 2003 da don Giuseppe Serrone: “La Chiesa nel mondo sta morendo e i preti sposati sono ancora discriminati, in particolare dai vertici vaticani. Ora sono necessarie riforme che garantiscano la vita della Chiesa e i preti sposati liberi di ritornare al ministero sacerdotale sono un cambiamento paradigmatico necessario e non procrastinabile”.