I preti sposati potrebbero essere dei sacerdoti eccezionali nell’attuale momento storico di crisi della Chiesa. Don Serrone chiede sostegno a don Ciotti per farsi interlocutore presso il Vaticano e il Papa per la riaccoglienza al ministero dei preti sposati.
Roma, 14/02/2017 – 15:20 (informazione.it – comunicati stampa – varie) L’opinione pubblica e pure qualcuno nella Chiesa è tornato a ipotizzare una riforma clamorosa: l’abolizione del celibato dei preti. Nel rispondere, don Luigi Ciotti parte da lontano: “Non so… Il celibato non è mai stato un dogma. Fu un provvedimento amministrativo emanato negli anni intorno al 1100”. Poi entra nel merito: “Credo che la Chiesa possa fermarsi a riflettere, a interrogarsi” su questo tema. Potrebbe essere, continua il sacerdote sempre riferendosi al celibato, “una scelta libera, a seconda delle proprie convinzioni, sul modo in cui impegnarsi”. Ricorda: “Io ho conosciuto un sacco di belle persone, di bravi preti che poi hanno scelto di costruire una dimensione di amore con la compagna della loro vita e creare una famiglia”. E con la voce e i gesti che si fanno per un attimo più animati assicura: “Quelle persone continuerebbero a essere degli eccezionali sacerdoti”. Sì, conclude don Ciotti, “la Chiesa deve umilmente fermarsi e riflettere”.