Preti sposati è ora di riammetterli nella Chiesa a partire dall’apertura sulla comunione ai divorziati
Uno dei passaggi essenziali del documento finale approvato dal Sinodo sulla famiglia è oggetto delle considerazioni dell’associazione dei sacerdoti lavoratori sposati, fondata nel 2003 da don Giuseppe Serrone.
“Le aperture del Sinodo ora dovrebbero essere estese anche ai preti sposati e alle loro famiglie: sono una risorsa per la Chiesa e fanno parte della Chiesa. Basta considerarli spretati e traditori. Chi ha avuto un regolare percorso canonico di dimissioni dagli incarichi pastorali, dispensa dagli obblighi del celibato e matrimonio religioso ha diritto, avendo una valida Ordinazione Sacerdotale, ad avere la possibilità, se vuole, di reinserirsi nel ministero sacerdotale di servizio attivo ai fedeli”.