Milano, cappellano del carcere condannato per violenza sessuale era ‘provocato da detenuti’
Risultano abbastanza sorprendenti le motivazioni della sentenza con la quale il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Milano ha condannato don Alberto Barin, ex cappellano del carcere meneghino di San Vittore, a 4 anni di carcere per violenze sessuali “lievi” su alcuni ospiti della casa circondariale.
Secondo quanto si legge nel documento, infatti, il prete sarebbe stato “ripetutamente provocato dai detenuti, affinchè avesse degli insani impulsi sessuali” al fine di “ottenere dallo stesso piccoli vantaggi.”
Sono queste le ragioni che hanno indotto il magistrato a comminare una pena più mite, riqualificando i fatti come di entità meno pesante del previsto. Stando a quanto si apprende, infatti, non vi sarebbe stato alcun rapporto sessuale completo tra il sacerdote e le sue vittime.
Il tipo di molestie messe in atto da Barin, in sostanza, si sarebbero limitate ad episodi di palpeggiamento, alcuni dei quali avvenuti con il consenso indotto dei suoi partners, dovuto alla prospettazione di un trattamento di favore dietro le sbarre.
fonte: http://www.theblazonedpress.it/