Papa Francesco commissaria la diocesi dei preti sposati… riaccolga i preti sposati latini nel ministero

Francesco ha nominato l’arcivescovo di Palermo amministratore apostolico di Piana degli Albanesi diocesi siciliana di rito orientale

GIACOMO GALEAZZI – vaticainsider
CITTA’ DEL VATICANO

In Italia esiste da secoli un clero cattolico sposato, italiano, con tutti i crismi della legittimità. È quello delle diocesi di rito greco albanese, in Calabria, Basilicata e Sicilia. Oggi papa Francesco ha commissariato la diocesi siciliana di rito orientale di Piana degli Albanesi, nominando amministratore apostolico l’arcivescovo della vicina città di Palermo, cardinale Paolo Romeo.

In Italia sono tre le realtà di rito orientale erette canonicamente: oltre alla diocesi di Piana degli Albanesi in Sicilia c’è quella di Lungro in Calabria e infine l’abbazia di Grottaferrata vicino a Roma. Un progetto prevede la costituzione di un’unica Eparchia Orientale (sul modello di quelle costituite recentemente da Benedetto XVI per la Gran Bretagna e la Francia) che possa provvedere all’assistenza religiosa dei tanti cristiani di rito orientale immigrati soprattutto da Ucraina e Romania e che vivono in altre città italiane, privi spesso della possibilità di mantenere le proprie tradizioni.

I preti cattolici di rito latino sono obbligati a essere celibi, quelli d´oriente, pur cattolici anch´essi, sono per la gran parte sposati per tradizione antichissima. La Cei, in particolare, ha sconsigliato ai vescovi orientali dei due Paesi di inviare sacerdoti sposati al seguito degli immigrati per consentire la celebrazione regolare delle liturgie in tutte le località dove risiedono. “Non è stato il Vaticano ad aver chiesto alla Cei di non far venire i preti sposati dall’Europa Orientale- osservano in Curia-.Malgrado il parere contrario del prefetto del Clero, Piacenza, Benedetto XVI ha istituito le eparchie nel Regno Unito e in Francia, oltre agli ordinariati”.

 Il tema è il celibato. Francesco è vicino agli orientali. In Ucraina preti con mogli e figli andarono nei lager e sono considerati eroi del XX secolo . Ma finché gli uni e gli altri se ne stanno nei rispettivi paesi d´origine, questo va bene a tutti. Appena i preti orientali sposati emigrano e si mescolano ai celibi, c’e’ chi entra in allarme. Così dal Vaticano qualcuno  (l’asse Piacenza-Bagnasco) ha chiesto agli episcopati d´occidente di alzare uno sbarramento e la Cei l´ha subito fatto, al pari di altri episcopati europei. A Piana degli Albanesi il vescovo Sotir Rerrara ha compiuto 75 anni lo scorso 5 dicembre e per questo le sue dimissioni sono state accettate per ragioni di età. In realtà, però, a causa della difficoltà incontrata dal presule nell’armonizzare la convivenza sullo stesso territorio di sacerdoti di rito latino celibi e sacerdoti orientali uxorati, dal 2009 la diocesi era governata da un delegato pontificio nella persona dell’arcivescovo di Foggia, Francesco Pio Tamburrino.

Molti fedeli delle diocesi con clero “uxorato” sono eredi delle popolazioni albanesi che nella seconda metà del XIV secolo, incalzate dai turchi, emigrarono in Calabria e Sicilia, dove hanno cercato di mantenere vive le proprie tradizioni all’interno delle diocesi di rito latino fino a quando, nel 1919, la Santa Sede ha concesso l’istituzione della eparchia di Lungro, concedendo quindici anni dopo l’altra diocesi in Sicilia. La lunga attesa per vedere riconosciuti i propri diritti di appartenenti al rito bizantino ha lasciato cicatrici nelle comunità italo-albanesi oltre al turbamento per il fatto che sia l’amministratore apostolico Nunnari che il delegato Tamburrino sono vescovi di rito latino. L’eparca di Lungro Ercole Lupinacci aveva compiuto 75 anni nel novembre 2008 e per due anni si è tentato inutilmente di individuare un successore, impresa rivelatasi difficile per l’esistenza di fazioni contrapposte nel clero locale, con conseguenti veti reciproci che si aggiungono alla difficoltà di scegliere in una rosa ristretta di candidati perché il diritto canonico esclude dall’episcopato i preti sposati.

Le realtà cattoliche di rito bizantino in Italia sono state tutte commissariate dalla Santa Sede: al loro interno, i sacerdoti hanno una compagna, come permesso dal diritto canonico orientale. Attualmente restano “commissariate” dalla Santa Sede, due delle tre realtà cattoliche di rito bizantino nel nostro Paese, che hanno nelle loro file preti sposati, come previsto dal diritto canonico orientale. L’eparchia di Lungro, in Calabria, era stata affidata a un amministratore apostolico, l’arcivescovo di Cosenza Salvatore Nunnari. Da luglio scorso l’eparchia italo-albanese di Lungro ha un nuovo vescovo eparchiale, successore di Lupinacci, nella persona di monsignor Donato Oliverio.

L’eparchia di Piana degli Albanesi ha un delegato apostolico, monsignor Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo di Foggia (sostituito ora dal cardinale Romeo) dal quale dipende anche il monastero basiliano di Grottaferrata.

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