Sinodo amazzonico: Che cosa sappiamo?

Il Sinodo sull’Amazzonia è in pausa; almeno fino a domani pomeriggio. Poi si riprenderà la discussione sul testo finale emendato in base alle modifiche proposte dai gruppi di lavoro – i circoli minores-. Fino alla votazione di sabato pomeriggio, con la maggio-ranza dei due terzi per l’approvazione dei singoli paragrafi. Infine deciderà il papa su che seguito dare agli auspici espressi dal testo.
Che cosa sappiamo a oggi?
1) Sappiamo che la fase preparatoria del Sinodo è stata ampia e capillare: 103 Chiese locali su 9 paesi; un processo d’ascolto che ha coinvolto oltre 100.000 persone, 170 etnie originarie, 60 assemblee territoriali sinodali, 12 forum nazionali, 16 forum tematici e quasi 200 colloqui di gruppo (cf. Regno-att. 10,2019,276). Il corposo Instrumentum laboris ha tenuto conto di tutto questo.
2) Sappiamo che l’introduzione del relatore generale, card. Claudio Hummes non ha girato attorno alle questioni più delicate a partire dall’idea che la necessaria fedeltà alla tradizione non significa “tradizionalismo”: “Nella fase di ascolto, le comunità indigene hanno chiesto che, pur confermando il grande valore del carisma del celibato nella Chiesa, di fronte all’impellente necessità della maggior parte delle comunità cattoliche in Amazzonia, si apra la strada all’ordinazione sacerdotale degli uomini sposati residenti nelle comunità. Al tempo stesso, di fronte al gran numero di donne che oggi dirigono le comunità in Amazzonia, si riconosca questo servizio e si cerchi di consolidarlo con un ministero adatto alle donne dirigenti di comunità”.Questo è stato ribadito anche nei briefing quotidiani per i giornalisti, ai quali hanno partecipato padri sinodali, religiosi e religiose, laici e laiche impegnati nell’evangelizzazione dell’Amazzonia. Con accentuazioni diverse ma concordi nell’analisi. E nelle numerose interviste messe a disposizione da Vatican news.3) Non sappiamo il contenuto esatto degli interventi durante l’assemblea né chi li ha pronunciati, poiché sono state rese note solo sintesi complessive. E la “discrezione” sul dibattito interno chiesta da Francesco è stata mantenuta: neppure i suoi interventi nell’aula sinodale sono stati pubblicati.Tuttavia sappiamo bene che cosa pensano i 12 circoli minori che hanno pubblicato le loro relazioni finali il 17 ottobre scorso. Tranne il “no” dell’Italiano B (guidato da mons. F. Santoro e dal card. L. Ladaria Ferrer), le perplessità del Portoghese D (E. Spengler e P. Brito Guimaraes) e dell’Anglo-francese (E. Lafont e il card. J.C. Hollerich), gli altri 9 sono ben decisi a tornare in patria con qualcuno dei “nuovi cammini” promessi dal titolo dell’assise effettivamente approvato; dovrebbe essere così almeno per quanto riguarda la questione deiviri probati, per quanto circoscritta alla regione amazzonica.
4) Ci pare di sapere che, in realtà, la questione più dura da far passare sarà quella del ruolo della donna. Difficile non far nulla perché la realtà ha superato ampiamente l'”inquadramento” ecclesiastico: le religiose battezzano, assistono ai matrimoni e… ascoltano delle confessioni; le piccole comunità spesso sono radunate attorno all’azione di una donna, fosse anche solo catechista. L’aspettativa in patria è alta. La pressione del cosiddetto mondo occidentale  anche, compresa anche quella dei detrattori “senza se e senza ma” del pontificato di Bergoglio. Probabilmente ci si potrebbe assestare sui ministeri istituiti “classici” come il lettorato e l’accolitato e su quello nuovo di coordinatrice di parrocchia/comunità. Più difficile ritornare sul tema diaconato femminile, dopo l’impasse della Commissione pontificia.
5) Ora tutto sta nel capire come e chi – realmente – avrà scritto il testo finale e recepirà le correzioni/integrazioni (i “modi”) dei circoli minori che parrebbero numerose (lo sono sempre state in tutti i Sinodi): sabato pomeriggio il rebus verrà risolto, almeno in parte. In quel momento e nella decisione che prenderà papa Francesco quanto al seguito da dare al Sinodo, che ha messo a tema una regione particolare ma che riguarda la Chiesa universale, sappiamo che si potranno intravvedere i “nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale”. Il Patto delle catacombe rinnovato domenica scorsa da un folto gruppo di padri sinodali aveva sancito con un simbolo solenne la volontà di volerli percorrere.

Il Regno Blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Traghettilines BOMPIANI 1+1 Abbonanti ad un 2024 di divertimento - Mirabilandia Pittarello - Saldi fino al -70% Frigo vuoto e voglia di vino? Te lo consegniamo in 30 minuti alla temperatura perfetta! Duowatt - Banner generici con logo Tekworld.it Bus Terravision Aeroporto Milano Malpensa Plus Hostels Transavia 2021 Radical Storage Bus notturno Fiumicino Aruba Fibra veloce Hosting Aruba - Scopri di più