Non riesce a non dire “noi”, a non sentirsene ancora parte integrante quando la nomina. Eppure per la Chiesa cattolica, in cui ha trascorso gran parte della sua vita, Krzysztof Charamsa è un outsider che non può più avere un posto in Vaticano: “Mi hanno tagliato fuori: con le persone come me la Chiesa rompe i contatti in modo disumano. Ma io sono prete più di prima, perché sono trasparente e felice. E sono in regola davanti a Dio, molto più di tanti altri che vivono di nascosto la propria sessualità”. Il teologo polacco, ex monsignore ed ex ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, che nell’ottobre 2015 (poco prima dell’apertura del Sinodo sulla famiglia) fece il suo coming out dichiarando di essere omosessuale e di avere un compagno (con cui vive a Barcellona), racconta all’ANSA le difficoltà e le speranze di questi ultimi cruciali 9 mesi della sua vita. A Roma per promuovere La prima pietra (Rizzoli), il libro in uscita il 30/6 nel quale spiega i motivi della sua ribellione alla Chiesa
ansa