Taxi: continua protesta, ancora disagi nelle città. Attesa per incontro con Governo. Sospetti su multinazionali

ROMA, 17 FEB – Non ha mandato in tilt le città come ieri, ma è proseguita anche oggi la protesta dei tassisti. A preoccuparli è un emendamento al decreto Milleproroghe che, a loro parere, contiene un pacchetto di misure che spianerebbe la strada alle multinazionali come Uber.

Un primo risultato la mobilitazione l’ha ottenuto – il ministro dei Trasporti Delrio ha convocato un incontro con i sindacati martedì prossimo mostrando, almeno nelle intenzioni, la volontà di ascoltare le loro ragioni – ma i tassisti non si accontentano delle promesse e tengono alta la guardia.

A Milano, davanti alla stazione Centrale, nel pomeriggio oltre un centinaio di autisti hanno continuato “l’assemblea spontanea” cominciata in mattinata, rifiutando di caricare passeggeri. A Torino, anche se le auto bianche hanno circolato regolarmente, è in programma lunedì una assemblea in un teatro cittadino. A Napoli resta lo stato di agitazione ma sono garantiti i servizi; non si sono verificati blocchi né ripercussioni per l’utenza, ma gli autisti delle auto bianche sono pronti a fermarsi se dall’incontro di martedì non arriveranno notizie positive. Nella Capitale, assemblee in alcuni dei posteggi principali dove i tassisti pur presenti non hanno preso le corse, garantendo soltanto i servizi in urgenza, come corse per ospedali, da medici o per persone disabili e anziane; negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino per contenere i disagi la società di gestione Aeroporti di Roma si è attivata fin dalle prime ore del mattino con un servizio gratuito di navette.

Servizio regolare, salvo qualche astensione dal lavoro individuale, a Firenze. Situazione tranquilla pure a Bologna dove i tassisti seguono comunque con attenzione le proteste nazionali; nella città delle Due Torri non sono per ora in programma iniziative specifiche anche perché da circa dieci anni esiste un regolamento in cui sono affrontati alcuni dei nodi al centro delle rimostranze: ad esempio sono stati previsti posteggi dove chi fa servizio di noleggio con conducenti può stazionare, anche se, in teoria, non può caricare passeggeri.

Di movimentismo sospetto parla il coordinatore nazionale di Unica Taxi Cgil, Nicola Di Giacobbe: “Tutte le organizzazioni sindacali hanno detto ai tassisti di riprendere il servizio, ma ci sono dei gruppetti organizzati sulle chat che stanno boicottando. E in questo sento odore di multinazionali, che sono quelle che ci stanno guadagnando” visto che “durante queste manifestazioni spontanee il costo delle loro tariffe è quadruplicato”. Sul fronte della politica le opposizioni colgono l’occasione per attaccare l’Esecutivo. “Una soluzione è possibile, ma non mi pare vi sia la capacita’, da parte di questo Governo, di trovarla” sostiene il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. E Matteo Salvini esprime “totale solidarietà agli amici tassisti” che il Governo “vuole lasciare in braghe di tela”.

Intanto il Codacons ha depositato stamani l’annunciato esposto alle Procure di Roma, Milano e Torino per interruzione illegittima del servizio in violazione delle norme sugli scioperi. Contro le interruzioni non autorizzate anche Confcooperative e Unione dei consumatori. (ANSA).

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