Il testo di Bergoglio mette in luce un’attenzione per chi ha subito questo tipo di tortura, commenta Alberto Melloni storico del cristianesimo. La severità che esprime con le sue parole, non deriva solo da una valutazione di carattere etico: “Non c’è solo vergogna per le violenze compiute, ma una presa di posizione nei confronti dell’immenso danno prodotto. Mi colpisce il riferimento al diavolo fatto dal pontefice non per scaricare la responsabilità, ma per dare una qualificazione di tipo teologico”
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