Ivan Illich è stato un filosofo austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1926 – Brema 2002). Intellettuale tra i più radicali della seconda metà del 20° secolo, ha esercitato il suo pensiero critico sulle forme istituzionali, economiche e ideologiche che caratterizzano la modernità, individuando nessi profondi tra i modelli di integrazione di matrice neocapitalista e i rapporti di dominazione e subalternità culturale che essi sottendono e impongono. Sacerdote cattolico a New York tornato allo stato laicale per protesta contro la politica sociale della Chiesa, fondò a Cuevernaca, il Centro interculturale di documentazione, in cui operò una sostanziale revisione dei presupposti ideologici che informavano l’azione acculturatrice dei missionari operanti nei paesi in via di sviluppo. Pensatore a tutto campo, scrisse imprescindibili saggi sui temi più diversi: dalla critica ai modelli di scolarizzazione a un sostanziale ripensamento del concetto di salute fino a una profonda disamina dei processi attraverso i quali la crescita industriale produce un nuovo modello di povertà.
estense.com