Il quotidiano “Dziennik Polski” rende noto che i preti provenienti dalla Polonia sono richiesti in tutto il mondo. I vescovi, tra l’altro, irlandesi, tedeschi e britannici supplicano l’episcopato polacco di mandargli sacerdoti polacchi. Alcuni, come il vescovo islandese Pierre Burcher, si sono recati personalmente in Polonia per cercare preti e suore polacchi. In Europa di anno in anno cala il numero dei preti. Anche in Polonia si è verificata una certa riduzione nelle vocazioni ma i preti non mancano. In tutto il paese ce ne sono circa 25 mila, con il maggior numero nella diocesi di Cracovia e Tarnów, da cui infatti viene “esportato” il maggior numero dei preti. Recentemente hanno lasciato la Polonia circa 30 sacerdoti ma ce ne sono altri che si stanno preparando ad andare all’estero. Probabilmente andranno in Islanda dove vivono quasi mille polacchi e a Cuba dove a richiedere i preti polacchi sono state addirittura tre diocesi.
L’associazione dei sacerdoti lavoratori sposati ha commnetato la notizia affermando che all’interno della Chiesa Cattolica esiste una risorsa non ancora valorizzata pienamente. “Sono i sacerdoti sposati con regolare percorso canonico, matrimonio religioso e dispensa dagli obblighi del celibato. Molti di loro sono pronti a rientrare in servizio e potrebbero risolvere la crisi vocazionale di molte diocesi in ogni parte del mondo”.