Alcol, droga e abusi sessuali: parroco ai domiciliari a Verbania
Agli arresti domiciliari, ha scelto di non rispondere alle domande del giudice. Da Piacenza, dove è stato arrestato per gravissime accuse di violenza sessuale, don Stefano Segalini è stato condotto a Verbania. È ospite di una struttura protetta per sacerdoti della città. Ieri il 42enne religioso emiliano s’è presentato in Tribunale a Verbania per l’nterrogatorio di garanzia. Assistito dal suo avvocato, non ha detto nulla, avvalendosi della facoltà di non rispondere e tornando successivamente nella casa dove sconterà la misura preventiva dei domiciliari.
Il caso è balzato agli onori delle cronache a inizio mese, quando sono arrivate a una svolta le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Piacenza, delegata dalla locale Procura ad accertare le denunce sporte nei mesi scorsi da alcuni ragazzi –tutti maggiorenni– gravitanti attorno alla parrocchia che avrebbero subito abusi sessuali dopo essere stati indotti a uno stato di incapacità attraverso alcol e doga. È da maggio che il vescovo ha sospese don Segalini, rimuovendolo dalla parrocchia di San Giuseppe Operaio, una delle più grosse di Piacenza. Parallelamente al procedimento canonico è partita l’indagine penale che ha portato all’arresto del parroco.